Ok, allora qualifichiamo con metodo scientifico e rigore ermeneutico il concetto di 'moto'. Dicesi 'moto' il mezzo meccanico che soddisfa le pulsioni che albergano in individui sostanzialmente immaturi tesi a sublimare desideri adolescenziali di avventura, calandosi in giochi di ruolo il cui copione ed i cui costumi di scena devono essere nella massima misura omologati e tribalmente riconoscibili. Mezzo meccanico che a sua volta deve iterare nella sua identita' le pių' immediate caratteristiche archetipiche che il marketing ha inciso nelle deboli menti del consumatore. Ergo, rebus sic stantibus, possiamo concludere che il modello 'integra' non e' ermeneuticamente qualificabile come 'moto', ma come egregio mezzo di locomozaione e due ruote ottimamente utilizzabile alla bisogna di pratico utilizzo all'aria aperta.
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E' il viaggiatore solitario quello che va pių lontano
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