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Salve, allora dopo varie prove e titubanze (X-Lite 702; Shoei Qwest; Arai Chaser V) ho preso lo Shark Race-R.
Questa la mia prima impressione d'uso, per chi possa essere interessato:
SHARK RACE-R
Aspetti legati alla sicurezza. Test Sharp: In fibre composite a densità variabile frutto di recenti studi, il Race-R “sbanca” il test inglese totalizzando 5 stelle “all green”. In effetti sembra molto ben formato, con una dimensione e linea complessiva che, se da un lato lo rende un pochino simile ai caschi di 2001 Odissea nello Spazio, dall’altro dovrebbe rassicurare sulle capacità di assorbimento degli impatti anche laterali. Ottimo e facilissimo da usare il cinturino a doppia D con rivestimenti delle cinghiette regolabili e lavabili, nonché magnete di fissaggio estremità cinghia.
Campo visivo e visiera: La visiera è uno dei punti di forza del casco; lo spessore è variabile e raggiunge i 4,5 mm nella parte frontale. Davvero eccellente sotto il profilo ottico, dà una sensazione di solidità protettiva fuori dal comune. Il movimento della visiera è continuo e non per scatti (come su Shoei, per capirci); questione di gusti: ma la resistenza della frizione può essere regolata a piacere tramite una piccola brugola di cui viene fornita la relativa chiave esagonale. Semplice e comodo. Non è previsto il sistema di fermo visiera su posizione “quasi chiuso/areato” come su Shoei (ma serve davvero? Io non l’ho mai usato). La visiera si smonta rapidamente e con facilità, anche se rispetto a Shoei il meccanismo è un tantino più macchinoso e (forse) più fragile. Personalmente la mascherina paranaso “grande” ancora mi infastidisce sul piano della visione. Non ci sono abituato, istintivamente tendo a volerla spostare quando guido. Forse la tolgo del tutto o innesto perennemente quella estiva più piccola. Non è prevista una visieretta interna parasole, ma personalmente non ne sento la mancanza, anzi…
Visibilità: Ho il modello Original White-Blue-Yellow; la grafica ed i colori sono abbastanza belli (anche se ricordano molto quelli di una nota marca di pastiglie per lavapiatti…) ma soprattutto sono rifrangenti, così come alcuni inserti dei rivestimenti: casco ben visibile dunque (almeno questa grafica).
Comfort. Vestibilità e calzata: Il Race-R è offerto solo in due taglie di calotte (probabilmente per economia di produzione); se questo non sembra influenzare in modo sostanziale la calzata, l’aderenza protettiva e la comodità nell’indossare il casco nelle taglie intermedie, probabilmente tale caratteristica potrebbe condizionare il rapporto calotta/rivestimento interno agli estremi di taglia, con qualche punto in meno sulla sua efficacia. Un maggiore ventaglio di grandezze però non guasterebbe, e questo mi sembra il maggior limite del prodotto, anche in rapporto alla concorrenza che offre anche fino a 4 calotte diverse. Molto comoda la funzione easy-fit, che consente senza alcun problema di indossare occhiali senza che le stanghette (purché di dimensioni normali) comprimano fastidiosamente le tempie. La calzata è comoda, genericamente ampia; ricorda vagamente i caschi top di gamma anni ’80 (almeno con la mia testa): aderente e omogenea, ma non troppo stretta. Da provare attentamente per trovare la taglia giusta: è probabile che si opti per una taglia inferiore a quella abituale; a volte si avverte una curiosa percezione di eccessiva altezza sulle guance e sulla mentoniera, ma forse è una sensazione soggettiva.
Interni: la qualità degli interni si attesta a livelli piuttosto elevati, soprattutto per quanto riguarda il bordo inferiore/collo (dotato di inserti rifrangenti) e i guanciali; meno curata la tesa che chiude la calotta superiormente, un po’ troppo esile e senza una reticella di raccordo che non avrebbe guastato. Apprezzabile invece la totale sfoderabilità, abbastanza semplice da effettuare, che consente di lavare gli interni e di inserire due distinti paranaso di diverse dimensioni, più larga per l’inverno e con sfiati d’aria, più ridotta per l’estate. Con il casco vengono forniti a parte due piccoli cuscinetti con adesivo in velcro di cui non si fa menzione nelle istruzioni e di cui sinceramente non si comprende la funzione. A che servono? Il casco è predisposto per il Shark-Tooth di intercomuncazione; a me non serve e non mi piace l’idea che si lascino alcune (piccole) aree “vuote” nella calotta, ma questa è ormai la dura legge dello stay connected a tutti i costi.
Peso e Aerodinamicità: Il peso (1500 g) è nella media: non bassissimo ma ben equilibrato: anche dopo molti km non si avverte. Rispetto alla mia esperienza, benché non estesissima, con altri caschi (Nolan N40s; Kiwi integrale; Arai Condor II; Shoei XR 900), l’aerodinamicità è piuttosto buona, almeno fino alle velocità di codice; superati i 120 km/h, la forma non troppo profilata della fronte del casco comprime leggermente la fronte e comporta un leggero ma avvertibile sforzo dei muscoli del collo, peraltro assolutamente tollerabile. Tale caratteristica potrebbe però variare sensibilmente da moto a moto e a seconda della posizione di guida. Secondo la mia opinione, si tratta di un buon compromesso tra posizione eretta di tipo Touring e origine racing del prodotto, che non soffre di eccessive turbolenze o vibrazioni anche se si ruota il capo lateralmente in velocità.
Silenziosità: la silenziosità ai rumori esterni (traffico, motore, etc.) è molto buona e (credo) superiore a caschi di impostazione prettamente racing, pensati solo per la pista; è invece ben avvertibile un leggero fruscio aerodinamico che si manifesta soprattutto a velocità intermedie (60-90 km/h) e – stranamente? – diminuisce a medie superiori. Comunque non si raggiungono mai livelli troppo elevati e anche dopo diversi km autostradali non si avvertono fastidi residui.
Comfort termico e ventilazione: ho provato il casco a temperature “clementi” (dopo le nevicate, tra i 5 e i 18 gradi esterni). Devo dire che (almeno a casco nuovo) non passa uno spiffero; anche il collo ed il mento, grazie alle imbottiture ed alla flangia mentoniera (dotata anche di sagola elastica di regolazione dell'estensione!) sono ben protetti. Per correttezza ancora non saprei dire come si comporta a temperature estreme o pioggia. La ventilazione è decisamente buona, dosabile e garantita da varie prese frontali e superiori abbastanza facili da usare con i guanti, anche se dalle levette un po’ troppo piccole; anche l’aria interna sembra defluire senza problemi (ma vedremo quest’estate). La visiera non ha pin-locks, ma la mascherina paranaso e la ventilazione frontale per ora non mi hanno creato problemi di appannamento, anche in soste prolungate al semaforo.
Finiture: Siamo su livelli senz’altro elevati; l’esterno non presenta imperfezioni e le prese d’aria sembrano ben fissate alla calotta e in plastica resistente e di buona qualità; un po’ meno riuscita la presa d’aria sul mento,efficace ma poco progressiva nel funzionamento in marcia con i guanti e di una plastica che ci pare un po’ dozzinale rispetto alla concorrenza più qualificata. Bene il glazing della calotta e brillanti (anche troppo) i colori e le grafiche. Di buona qualità i rivestimenti interni, anche se non proprio “extra-lusso” come in alcune produzioni top del Sol Levante.
Praticità d’uso: Nessuna controindicazione, il casco entra in un bauletto medio-grande (come la Touring di destra) e si indossa/toglie con discreta facilità. Gli interni smontabili (nb: seguire le istruzioni!) consentono di curare l’igiene, a cui contribuisce un filtro anti-polvere (sic!) estraibile nella mentoniera.
Estetica: La linea è semplice, sobria e priva di inutili e pacchiane appendici; non proprio tutte le colorazioni possono piacere ma, escluse le ormai dominanti grafiche “tribali” (che personalmente detesto), queste sono un tantino retrò da risultare in larga parte gradevoli, e poi: De gustibus … Belle le tinte unite.
Reperibilità e assortimento: Nota dolente, anzi dolentissima. La ditta ha da poco cambiato (o eliminato??) il distributore precedente. Per ora, i prodotti Shark non si trovano con troppa facilità e non è agevole poterli provare e confrontare con la concorrenza. Da rivedere.
Conclusioni: un casco senz’altro comodo, sicuro e ben fatto, con moltissimi e sostanziali pregi e pochissimi, trascurabili nei, che si pone come autorevolissimo concorrente della migliore produzione high-end giapponese e nazionale, ad un prezzo non bassissimo (380-400 Euro grafica Original; 350 Euro White o Black) ma in linea concorrenziale con la produzione di gamma alta.
Scusate se è un pò prolisso, spero vi sia utile, good riding a tutti, arriva la bella stagione!
Dex
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