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Vecchio 07-02-2012, 20:52   #126
Merlino
mister K
 
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predefinito Da leggere tar le righe.....

Storia
l'Alfa Romeo 156 1.9 litri JTD, il primo modello di autovettura ad aver adottato il sistema Common rail.

La storia del Common Rail è una storia molto italiana: nacque infatti dalla necessità di svincolare dalle licenze Bosch la fabbrica di Bari da parte di un gruppo pionieristico diretto dall'ing. F. P. Ausiello, Direttore della Ricerca e Sviluppo Diesel della Marelli, che portò in tre anni, dal 1987 al 1990, alla dimostrazione della fattibilità industriale di questo sistema. Dal 1990 il sistema fu sviluppato dal Dr. Mario Ricco, oggi considerato padre della tecnologia, subentrato, dopo l'intervento della R. Bosch, alla direzione del "Centro Ricerche Alimentazione Motori Elasis" a Bari. Ed infatti, mentre la parte elettronica è stata sviluppata dal Centro Ricerche Fiat di Orbassano e dai centri Magneti Marelli di Torino, l'iniettore, la pompa ed il regolatore di pressione (in pratica il "cuore" del sistema Common rail) sono stati sviluppati proprio dal "Centro Ricerche Alimentazione Motori Elasis" di Bari (centro ricerche del gruppo Fiat). Ed ancora oggi a Bari, nella zona industriale, si trova lo stabilimento della Bosch che produce le pompe ad alta pressione per tutto il mercato europeo.

Nonostante la storia del common rail in campo automobilistico sia relativamente recente motori con lo stesso principio del common rail sono stati utilizzati in passato in ambito sia navale sia ferroviario, sulle locomotive. Il motore Cooper-Bessemer GN-8 (del 1942) è un esempio di motore diesel common rail ad azionamento idraulico, conosciuto anche come common rail modificato. Il principio del motore "Common rail" ad iniezione diretta è stato sviluppato dai ricercatori del politecnico di Zurigo a partire dagli anni trenta ma non è stato applicato su autovetture fino al 1997: una pompa, indipendentemente dal regime di rotazione del motore, introduce gasolio all'interno di una condotta (il "common rail" o collettore comune) e genera una pressione all'interno della stessa, che diventa così un accumulatore idraulico, cioè una riserva di combustibile in pressione pronto per essere iniettato nei cilindri. Il gasolio in eccesso (ad alta temperatura) viene rimandato al serbatoio dove si miscela con il gasolio a temperatura ambiente. Nelle prime applicazioni (Alfa Romeo 156 1,9 JTD) questo ricircolo di gasolio caldo nel serbatoio causò problemi di affidabilità legati all'innalzamento della temperatura globale nel circuito carburante con pericoli di degradazione dei componenti di plastica. Nei veicoli di serie il problema fu risolto con una serpentina metallica di raffreddamento posizionata sotto la vettura. Elemento importante nel sistema Common Rail è il filtro del gasolio poiché gli iniettori di ultima generazione sono particolarmente sensibili alle impurità e all'acqua (più che a problemi di infiltrazioni nel serbatoio del gasolio o in fase di rifornimento, è dovuta alla condensazione notturna dell'umidità presente nell'aria, per l'abbassamento della temperatura nel serbatoio). Per ovviare alla presenza di acqua, nella maggior parte dei filtri gasolio sono installati un sistema di separazione dell'acqua e un sensore presenza acqua che ne rileva il superamento del livello di accumulo massimo consentito.

La pre-industrializzazione del sistema "Common rail" è iniziata, nel 1990 dalla collaborazione tra Magneti Marelli, Centro Ricerche Fiat ed Elasis. Dopo lo sviluppo portato avanto dal Gruppo Fiat, il progetto venne ceduto, nell'aprile 1994, alla ditta tedesca Robert Bosch GmbH per il completamento dello sviluppo e l'industrializzazione. Il 27 giugno 2008 è stata presentata la 2^ versione del Common Rail destinata ad auto di cilindrata medio grande ed auto di classe Euro 6.

La Fiat aveva presentato, nel 1986, la prima vettura con motore a ciclo diesel con iniezione diretta, la Fiat Croma TD i.d.; a questa fece poi seguito, nell'ottobre del 1997, l'Alfa Romeo 156 JTD equipaggiata con un motore a ciclo diesel che lavorava con il sistema d'iniezione del combustibile "Common rail". I motori common rail di tipo MultiJet sono attualmente in uso su tutti i modelli del Fiat Group Automobiles. Tutti gli odierni motori diesel usano il sistema common rail, anche i più recenti motori del gruppo VAG (Volkswagen, Audi, Seat, Škoda Auto), mentre le precedenti generazioni dei motori diesel Volkswagen utilizzano un sistema Iniettore pompa, o PDE, dove ogni iniettore è dotato di una pompa. Ciò consente iniezioni ad oltre 2000 atmosfere e una maggiore erogazione soprattutto ai medi e alti regimi, ma vista la scarsa diffusione (attualmente il sistema PDE è sviluppato e utilizzato solo dal gruppo Volkswagen, che concede i suoi motori anche a Mitsubishi e Dodge), la maggiore complessità tecnica rispetto al Common Rail, i conseguenti maggiori costi di produzione e sviluppo (soprattutto per quanto riguarda il rispetto della normativa Euro V sulle emissioni) e la difficoltà nel contenera la rumorosità del sistema, l'architettura Iniettore pompa verrà progressivamente abbandonata del tutto entro il 2009 per far spazio ai nuovi motori TDI, stavolta dotati di Common Rail, rendendo così questa tecnologia l'unica usata dai diesel attuali. Un'ulteriore ragione per abbandonare la tecnologia PDE era che Volkswagen doveva comunque utilizzare motori common-rail per i veicoli commerciali e si voleva evitare di mantenere e sviluppare due tecnologie.

In pratica brevettato contro la BOSCH, ma poi venduto s loro per lo sviluppo.....
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Motociclista Zen o quello che ne resta.
k75 1991 K75S 1986

Ultima modifica di Merlino; 07-02-2012 a 20:54
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