Infine, c’è da tenere presente che nel caso dei motori mono e bicilindrici la rotazione degli alberi a camme è molto irregolare. Se si aggiungono le leggi delle alzate molto aggressive e gli alti regimi di rotazione, oltre al tipo di impiego al quale spesso le moto sono adibite (guida sportiva, fuoristrada, etc…), è evidente che la durata delle cinghie non può essere analoga a quella che si raggiunge in campo automobilistico.
Ricordo perfettamente la discussione in cui parlammo di cinghie e catene e di accoppiamenti di forza e di forma. Il punto in grassetto a sfavore della cinghia non venne fuori ed è anch'esso interessante.
Mi meraviglio di Ducati e del perchè abbia rincorso così a lungo, forse anche inutilmente, la soluzione della distribuzione a cinghia dentata...oggi evidentemente ritenuta definitivamente non più all'altezza con il Superquadro.
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