Giorno 13: Jet leg
236 km da Porto a Santiago de Compostela in 5 ore
Altra tappa di trasferimento, ma sta volta il gruppo rimane unito e in men che non si dica siamo tornati in Spagna, esattamente in Galizia, ci ricordiamo di ricambiare l’ora (1 ora avanti rispetto al Portogallo), mi sa che sarà dura da smaltire, meno male in quelle zone si mangia alle 14 e alle 22, ma lo stomaco non sembra essersi abituato
Arrivati a Santiago ci dedichiamo al bucato e ci riposiamo in hotel, ne abbiamo bisogno, perché il caldo degli ultimi giorni e gli sbalzi di temperatura (20° sulla costa e 35° nell’entroterra) ci hanno distrutto (cambio d’ora a parte)
La città è molto diversa da Lourdes, ha comunque un suo fascino, rapida visita alla piazza della cattedrale, ceniamo e poi torniamo in hotel per usufruire di internet e prenotale a Viveiro il giorno seguente
Giorno 14: Fine del pellegrinaggio
354 km da Santiago de Compostela a Viveiro in 8 ore
Ci alziamo ancora una volta con il bel tempo, anche se qualche nuvola in lontananza minaccia pioggia
Percorriamo le splendide coste Galiziane fino ad arrivare a Fisterra (fine del cammino di Santiago)
Lo scenario a tratti ricorda la Sardegna, spiaggette alternate da scogli, il tutto impreziosito dalla bassa marea che regala quel tocco di diversità rispetto agli scenari che siamo abituati a vedere in Italia
Arriviamo a Viveiro con nuvoloni grigi sopra alle nostre teste, ci sistemiamo nell’appartamento e notiamo che è dotato di cucina, ci fiondiamo a far la spesa e mia moglie cucina un’ottima pasta
2 settimane sono passate e la stanchezza si fa sentire sempre più, visto che il posto è bello decidiamo di fermarci anche la notte seguente, per fortuna hanno posto, ma dovranno cambiarci appartamento, speriamo bene
Giorno 15: Nati con la camicia
Fermi a Viveiro
Ci svegliamo gasati perché fuori c’è un sole stupendo (incredibile visto le previsioni), dopo un’abbondantissima colazione spostiamo i bagagli nel nuovo appartamento, 3 camere, 2 bagni, salotto, cucina abitabile, 3 ingressi e dal balcone una vista magnifica sull’oceano, che culo!
Relax in spiaggia la mattina, mentre il pomeriggio io e mia moglie andiamo in paese a far la spesa, decidiamo che la nostra cena sarà ancora pasta, tornando costeggiamo la scogliera, il posto è davvero magnifico, pensare che era quello con meno aspettative e ci serviva solo per dormire
La cuoca fa di nuovo centro, ci rimpinziamo di pasta al sugo e concludiamo la cena con gli immancabili Oreo (che ci hanno accompagnato per tutta la vacanza)
Giorno 16: Agua agua agua
277 km da Viveiro a Llanes in 4 ore e mezza
Sta volta non siamo fortunati come gli altri giorni, ci svegliamo e comincia a piovere, forse un bene perché partiamo già con l’antipioggia addosso
Durante tutto il percorso acqua, non piove forte, ma costante, per fortuna la tappa è di trasferimento e la percorriamo per gran parte in autostrada
Arrivati a destinazione smette di piovere, vediamo la MotoGP nel bar dell’hotel intanto che aspettiamo la nostra camera, che nel frattempo si trasforma in un appartamento 5 stelle con arredi nuovissimi
Anche qui decidiamo di fare la spesa e mangiare a casa, visto il tempo incerto non ci spingiamo in spiaggia
Il giorno dopo io e mia moglie avremmo visitato il Picos d’Europas, mentre i nostri 2 amici sarebbero andati in spiaggia a riposarsi
Giorno 17: Numero porta sfortuna
Fermi a Llanes
Appena svegli ci accorgiamo che avremmo dovuto cambiare tutti quanti i nostri piani, piove e ci sono le nuvole basse, niente giro e niente spiaggia, per fortuna possiamo goderci il lusso dell’appartamento e rilassarci, peccato però, è la prima volta durante la vacanza che dobbiamo rinunciare a qualcosa per il maltempo
Il pomeriggio però riusciamo a fare un giro a Llanes, dal porto si gode di una vista magnifica, la costa è verdissima ed è così diversa dal resto della Spagna, scogliere a picco alternate a spiaggette ricordano molto le coste irlandesi
In paese, traditi dalla visione di un sacco di gente che lo beveva, prendiamo una bottiglia di sidro da assaggiare a casa, ma avremmo potuto evitare
Cena di ferragosto a base di delizioso pesce, un po’ di sano internet e poi dritti a nanna
Giorno 18: Impara l’arte e mettila da parte
187 km da Llanes a Bilbao in 2 ore e mezza
Sveglia presto, non piove e già questa è una buona notizia
In breve tempo siamo a Bilbao, (altro Ibis) cerchiamo un posto dove pranzare, ma la cartina mi confonde e porto il gruppo fino alla tangenziale, vabbè ce ne accorgiamo in tempo
Percorriamo le vie del centro e troviamo il posto peggiore per mangiare, ma è pur sempre cibo
Arriviamo al museo Guggenheim, titanio e vetro si mescolano in un mix spettacolare di angoli e curve
Io e uno dei 2 amici decidiamo di entrare, ma davanti a 3 barili vuoti, 2 aste di metallo piegate e un pezzo di calcinaccio attaccato al muro ci chiediamo se abbiamo fatto bene o no
Per fortuna ci sono anche tante opere (installazioni le chiamano) interessanti, concordiamo però che l’arte moderna in alcune sue forme sia una cacata pazzesca!
Esausti dalla full immersion di cultura torniamo in hotel, la sera mangiamo in un lussuoso ristorante di pesce e poi prenotiamo ancora un Ibis per la penultima notte
Giorno 19: Adios Espana
443 km da Bilbao a Tolosa in 7 ore e mezza
Poco o niente da dire su questa tappa, tutta autostrada e pranzo in Francia, ci mancavano proprio le patatine fritte
Arrivati in hotel posteggiamo le moto in un garage a dir poco vergognoso in quanto a pulizia, Tolosa però si rivela più carina del previsto
Cena al ristorante Entrecote, dove il menù fisso prevedeva solo insalata di antipasto ed appunto Entrecote con patatine fritte come piatto principale, la gentilezza della cameriera era un optional e non capisco la coda fuori dal locale, bah...
Giorno 20: L’inizio della fine
434 km da Tolosa a Valence in 7 ore
Altra giornata di autostrada, manca ancora il giorno seguente, ma la vacanza sembra già finita
A Valence alloggiamo al quarto Ibis, ormai siamo diventati clienti abituali
Moto al coperto e piscina, peccato per la vista tangenziale, la sera buffet al ristorante dell’hotel, apprezzabili solo i dolci, poi in veranda a sparare le solite 4 cavolate, fa quasi strano non dover prenotare per la notte seguente
Giorno 21: Ritorno alla realtà
457 km da Valence a Milano in 9 ore
Ultima fatica, per fortuna dopo un po’ di autostrada superata Grenoble comincia una bella strada a curve che passa per Briancon, Monginevro e termina a Cesana Torinese, dove ci ricongiungiamo con i nostri amici che avevano staccato l’interruttore e via avanti a testa bassa tra i tornanti
Primo pasto italiano dopo parecchio tempo e di nuovo in autostrada
Ci salutiamo poco prima del casello di Milano, la vacanza è ufficialmente finita e la vita di tutti i giorni ci aspetta, per fortuna è venerdì e abbiamo ancora 2 giorni di riposo prima di ricominciare il solito tran tran
3 settimane sono volate, nonostante le avessimo vissute così intensamente, tra risate e discussioni, sole e pioggia, belle sorprese e imprevisti
Questa avventura mi ha regalato momenti indimenticabili e ringrazio i compagni di viaggio per averli condivisi con me e mia moglie per avermi sopportato