L'ho letto qualche tempo fa e ho trovato molto interessante (oltre ai rimandi storici) il come i grandi eventi ricadono e determinano non la solo la vita di un singolo individuo ma di un'intera famiglia e della sua discendenza.
Così come mi ha fatto sorridere come le grandi scelte "ideologiche" siano spesso più figlie degli avvenimenti passati e delle proprie conoscenze che non di una precisa collocazione ideale o ideologica.
Dal punto di vista della scrittura e della trama (fatto salvo un mio personale interesse per la storia del '900) l'ho trovato piacevole e con un buon ritmo, fatto salvo qualche impaludamento (per rimanere in tema) qua e là.
Diciamo che l'ho trovato un romanzo letterariamente e storicamente onesto pur (giustamente) senza dimenticare le posizioni dell'autore.
Un'aneddoto carino è che ho recentemente rivisto il mio professore di storia e filosofia delle superiori per una birra (ho fatto la maturità nel '97) e siamo finiti a parlare anche di questo libro esprimendo entrambi un parere positivo e sottolineandone la piacevolezza e la sostanziale onestà.
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