Non sono medico, ma una mia amica è stata operata anni fa di sindrome del tunnel carpale e ho seguito le varie fasi della sindrome...
In linea di massima, la patologia evolve nel corso del tempo, quindi un intervento di recisione è prima o poi necessario.
Nella fase in cui il dolore è condizionante (per esempio, impedisce di dormire) l'intervento è quasi d'obbligo, salvo controindicazioni specifiche.
Bisogna fare un esame elettromiografico e tutto quanto prescrive il medico: lo dico, perché tirare avanti con la mano (o le mani) dolorante non ha senso se basta un piccolo rimedio chirurgico per risolvere la situazione. La mia amica è rimasta molto soddisfatta e si è rammaricata solo di non aver fatto l'operazione prima.
Spesso quando l'affezione colpisce una mano dopo un po' colpisce anche l'altra, anche se la cosa non è matematica. Infatti, tanto le cause ambientali quanto quelle genetiche incidono nel tempo in misura paragnoabile su entrambe le estremità.
Infine, a proposito delle cause ambientali, sono classificate varie professioni che favoriscono l'insorgenza di questa sindrome. Per fare un esempio, chi maneggia impianti o attrezzi con vibrazioni meccaniche potenti, tanto più se ad alta frequenza, va più soggetto al problema. Un caso tipico sono gli operai che usano il martello pneumatico. E' ovvio che anche la moto è predisponente, specie quelle hypersport con vibrazioni ad alta frequenza (pista).
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