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Vecchio 14-10-2005, 00:45   #62
Kilimanjaro
Mukkista doc
 
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Qualche anno fa a me è successa una cosa terribile.
Ero in aeroporto a Foligno con il mio aliante e partecipavo ad uno stage di volo a vela.
Un mio amico, vecchissimo pilota di volo a vela, nonchè possessore di un bellissimo e performante aliante biposto, mi propone di andare in volo con lui. Perchè no? Penso. C'è sempre la possibilità di imparare qualcosa da chi ha più ore di volo.
Giornata stupenda. Base nubi altissima. Termiche potenti già dalle prime ore del mattino. Dopo aver fatto colazione ed un breve breafing meteo, decolliamo al traino. Allo sgancio facciamo quota. 1000, 2000, 3000 metri ed oltre.. L'aria si fa sempre più rarefatta ed il freddo si fa sentire (era agosto). Il mio amico, seduto avanti fa rotta verso i monti Sibillini, il Vettore, poi Norcia, Cascia, Antrodoco. Dalle parti di Leonessa mi fa presente che ha qualche doloretto di pancia. Mi riferisce di aver mangiato mezzo chilo di uva prima del decollo e che probabilmente dentro di se qualcosa stava succedendo..
Eravamo quasi a quattromila metri di quota sul livello del mare. Sotto di me, molto più in basso, vedevo la cima del Terminillo. Il mio amico stava peggio. Mi passò i comandi. Gli proposi di andare all'atterraggio a Rieti. Lui mi chiese di riportarlo invece a Foligno. Si scusò con me per quello che stava per fare....
Iniziò, tra i dolori lancinanti, a liberarsi del fardello. Lascio immaginare il tanfo in un abitacolo piccolissimo con due posti di pilotaggio in tandem. Il canopy in plexiglass ha una piccola finestrella scorrevole ed apribile a compasso e tramite quell'apertura, riuscivo a respirare un minimo di aria pulita. Il mio timore era quello di sentirmi male. Stavo pilotando un velivolo a me nuovo dal posto posteriore ad oltre 4000 metri di quota, con un tanfo di merda altrui indescrivibile.
Feci prua verso nord (vedevo distintamente il monte Subasio, riconoscibilissimo) e, in picchiata come uno Stuka, a 250 km/h mi diressi verso Foligno. Superato Polino, ecco monte Fionchi, poi Spoleto, Campello, Trevi e finalmente l'aeroporto. Nel frattempo il mio amico aveva finito di cagare e si era ripreso (i gas nell'intestino data la perdita di quota non premevano più).
Atterrai dolcemente.
Fermato l'aliante aprii il canopy e scendemmo. Il mio amico era completamente coperto dai prodotti finali del suo metabolismo.... Facendo l'indifferente si defilò dagli sguardi della gente che si ammazzava di risate.
Siamo passati alla storia del volo a vela italiano.
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=R1200GS Adv Rallye & R NineT=
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