Non ho un'idea precisa sul funerale così chiassoso, ma so che, per esperienza diretta, che avere tanta gente attorno, aiuta ad esorcizzare un po' il dolore. La mamma di Marco l'ha anche detto che teme il silenzio dopo il clamore ed è proprio così. Dopo ti rendi veramente conto che Lui non c'è più. E non contano le belle parole, gli abbracci di chi ti è stato vicino, l'amore della gente: Lui non c'è più. E quel vuoto diventa incolmabile, il silenzio assordante. Io ci sono passato e lo so.Più il tempo passa, il dolore si modifica, non è più fuoco acceso, ma diventa sordo, prolungato. A volte sparisce,per apparire con prepotenza nei momenti meno attesi, un dolore non digeribile, Lui non c'è più e provo un gran dolore per i suoi genitori e per coloro che gli hanno voluto bene.
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