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Vecchio 09-10-2005, 17:06   #28
Guanaco
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x Topcat

Dal mio punto di vista hai scritto cose sensate e condivisibili.
Un solo appunto a quando affermi: TUTTO DIPENDE DA COME TI COMPORTI ALLA GUIDA... DEVI ADATTARE IL TUO STILE DI FRENATA ALL'ABS...
Beh, no. Puoi benissimo mantenere il tuo stile di guida, anzi devi. Semplicemente, quando sbagli o ti distrai il sistema ABS interviene correggendo. In tutte le altre condizioni, com'è stato giustamente osservato, è come non avere affatto l'ABS. In altre parole, l'ABS non influenza la frenata se non nel momento in cui le ruote iniziano a bloccarsi. Se tu sei così bravo da evitare il bloccaggio operando con sensibilità sulle leve, tanto meglio. Quando non ce la fai più, ecco che ti viene incontro un ausilio tecnologico molto più efficiente dell'operatore umano, chiunque esso sia.

x Gattonero

Fai un discorso pacato, ma su cui vorrei puntualizzare. Non c'è nessun bisogno di fare abitudine ai ritardi del sistema, perché è come discutere di lana caprina. La storia dei ritardi appartiene alla categoria delle impressioni personali, cioè di un comportamento che uno non si aspetta, ma che non ha modo di confrontare con quanto sarebbe successo senza ABS. Bisognerebbe passare sulla stessa tratta con e senza ABS per capire veramente e per rendersi conto che la storia dei ritardi è quasi sempre una leggenda metropolitana. Il vero ritardo sta nelle latenze di risposta del sistema nervoso. Quelle si misurano anche in mezzi secondi, mentre l'impianto ABS lavora sui millisecondi.
In quanto ai limiti personali: dici che nel tuo caso arrivano molto prima di quelli della moto e che quindi l'ABS non ti serve. Ebbene, al primo panic stop che ti capita ti rendi conto subito che la tua reazione istintiva (comunissima e scontata anche tra i cosiddetti "manici") porta la moto in crisi. Con le ruote bloccate (basta un gatto che sbuca, una manovra repentina di un'auto in coda...) allunghi moltissimo la frenata, specie sul bagnato, perdi direzionalità e ti viene meno il supporto dell'effetto giroscopico, cioè cadi. Anche se andavi pianissimo. L'ABS non è solo per i motociclisti "impegnati", ma per tutti: manici, cittadini, montanari, macinakm, fermoni, smanettoni, turisti, etc.

x Manga R80

Non posso darti torto sui possibili guasti. Infatti, nel mio post di apertura distinguo tra il principio ingegneristico dell'ABS e la sua implementazione sul mezzo. Per implementazione intendo il modo in cui il dispositivo è progettato, costruito e installato, software di gestione compreso.
Ad ogni modo, se la parte elettronica ha dei guasti questo viene segnalato subito. Se la parte meccanica (o elettromeccanica) ha dei guasti questo viene pure segnalato, perché sussistono controlli incrociati. Quello che non viene segnalato è se una componente meccanica si usura e perde un po' di efficienza, ad esempio relativamente alla velocità di risposta. Ci sono comunque tolleranze di funzionamento e i guasti seri, che io sappia, sono davvero rari. Del resto, nulla è perfetto e tutto può rompersi, ma nel bilancio l'ABS esce certamente vincente, dimostrando di funzionare egregiamente per anni e anni.
Infine dici che l'ABS non serve a salvare vite, ma solo a evitare il bloccaggio delle ruote... Beh, le due cose vanno spesso di pari passo. Accorciare la frenata può fare la differenza tra un semplice spavento e un impatto fisico.

x rigel1959

Non ho mai letto di una frenata a ruote bloccate fatta in meno spazio di una con ABS su fondo asciutto. Ovviamente, non metto in dubbio la tua informazione, ma ritengo che siano condizioni davvero eccezionali (per fondo, pesi, gomme, etc), variabili, da valutare bene e comunque poco discoste dagli effetti sortiti dall'ABS.
Quello che vorrei aggiungere in proposito riguarda il principio della frenata. Dunque, com'è stato giustamente osservato, l'ABS evita il bloccaggio per avvicinarsi il più possibile alle condizioni di attrito radente statico o, come è stato detto, alle condizioni di primo distacco. Ciò spiega perché le ruote vengano tenute dall'impianto il lenta rotazione, come se avessero appena iniziato a muoversi, allorquando le resistenze al moto sono massime e comunque molto più elevate dell'attrito radente dinamico che si ha quando il mezzo avanza a gomme bloccate. Che io sappia, questo vale per tutti i materiali messi a contatto (rapporto gomma-suolo),come ha rilevato Joe Falchetto. In sostanza, un pneumatico può determinare un aumento dell'attrito radente dinamico, ma allora aumenta anche l'attrito radente statico (primo distacco). Sarebbe molto strano il contrario, a meno di un mutamento davvero drastico della gomma in temperatura.
Ma c'è un fattore addizionale da considerare. La frenata non è altro che una dissipazione dell'energia cinetica in calore. Questa dissipazione avviene certamente nel surriscaldamento della gomma e del terreno nel loro punto di contatto. Ma può avvenire in aggiunta anche in altre parti. Dove? Sui dischi dei freni. Ora, se si frena a ruote bloccate i dischi non dissipano più nulla e tutto il calore viene ceduto dalla gomma. Questo contatto non può però esprimere una dissipazione che cresce indefinitamente. Tipicamente, sul bagnato si raggiunge presto un massimo di dissipazione oltre il quale non si può andare. se però le ruote girano un poco, ecco che una dissipazione aggiuntiva si può ottenere a livello dei dischi, frenando meglio il mezzo.