esattamente la 600s, moto che ho avuto, ma quando non sapevo manco quante ruote avesse una moto. ma l'ho riguidata para para anche del colore della mia, questo maggio sulle colline metallifere, luogo dove mi esprimo con piacere.
confermo che ha un motore molto resistente ma completamente privo di mordente sotto i circa 5500/6000 giri. ed è questo, per rispodnere alla domanda di confronto più volte posta, il punto in cui la concorrenza kawa a due valvole ha nettamente la meglio.
per GUIDARE (attenzione, non guidare cattivo: guidare) tra i 70 e i 130 sei in terza e quarta. chi parla di "vuoto sotto" per l'Hornet 600 a carburatori non immagina neanche quanto sia vuoto il bandit 600.
il cambio è un ottimo cambio.
la moto è estremamente comoda.
dal punto di vista dinamico e di geometrie esistono significative differenze tra 600 e 650, che si rilevano macroscopicamente alla guida (anche se il motore 650 è al contrario, specie nella versione a liquido, il più bello e pieno sotto, dei 4 cilindri medi < 700cc, misteri della fede). anzitutto la 600 ha la spalla ribassata (120/60 se non erro) davanti. entra in curva a una velocità stratosferica per un bidone di quel genere, ed è di una facilità piegaiola eccezionale e molto molto molto divertente. ha due difetti non superabili e uno poco gradevole.
il difetto poco gradevole è che frena poco, niente da fare. il che associato alle sospensioni dà un risultato a cui va fatta la mano per un po'.
i difetti non superabili sono: a) che ha delle pedane bassissime, totalmente controindicate considerata l'indole spiccatamente piegaiola della moto nelle mani di uno che sappia appena guidicchiare.
b) delle sospensioni fin divertenti da quanto sono scarse. in pratica ti sembra di andare in moto dentro una piscina. attenzione, Suzuki ha fatto un miracolo per cui l'alleanza tra le ruote e la strada è difficilissima da mettere in crisi. la bandit tiene la strada, quando la imposti. il problema è che come sfiori un freno o dai un bel pestone destra-sinistra, la moto comincia a sballonzolare come gli strati di ciccia di un lottatore di sumo e sostanzialmente non smette mai, nel senso che proprio anziché il freno in estensione le idrauliche hanno l'acceleratore in estensione: una volta scosso l'equilibrio, la mareggiata va avanti alcuni secondi. ci vuole un po' di pelo e di capacità di guardare lontano astraendosi dai fenomeni superficiali, perché altrimenti uno si caga addosso e va fuori strada.
a meno di usarla veramente come uno scooter malandato, mettere in qualche modo mano alle sospensioni per un motociclista è obbligatorio.
la protezione aerodinamica della S è buona. la moto è secondo me bellisima (anche se la naked è ancora meglio) così come la strumentazione. è fatta ancora come una suzuki vera, mentre le 650 tutte in tre anni sono un cumulo di ruggine, la 600 di dieci anni la lavi ed è da vetrina.
(purtroppo dal 2005 i giap hanno cominciato a usare la merda al posto delle leghe per fare le moto, tranne forse le sportive e le sport-tourer top di gamma).
la 650 ha una geometria decisamente più gnucca nella guida, anche se non si può dire che vada male; gomme di misure ordinarie anche davanti, ed è una moto più stabile, con sospensioni comunque migliori (il che, per la forcella, si ripercuote anche sulla qualità della frenata) e un motore come già detto del tutto opposto come indole, tutto medi e poi senza allungo.
come oggetto, è molto ma molto più brutta sia per linea che per materiali.
in pratica se ci metti un mono decente e fai fare anche forse meno di 100 euro di lavoro su molle e olio davanti, e le pedane rialzate, è un buon prodotto, che vale sicuramente quanto costa. certo, ricordati bene he quinta e sesta sono per gli scorrimenti a velocità costante e l'autostrada, per il resto sono marce che alle velocità a cui è divertente la guida di sta moto, non esprimono praticamente alcun effetto sulla velocità o sulla perdita di velocità, se non con tempi geologici.
secondo me.
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本田 シービーアール1000アールアール ファイアーブレード
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