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Originariamente inviata da fastfreddy
.........anche se leggendo la tua replica si direbbe che almeno 5 volte su 10 devi correggere ...va bene che vado pochissimo in moto, va bene che faccio sempre le stesse strade, ma dover correggere così spesso mi sembra tanto
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Se fai sempre le stesse strade è ovvio che conosci già le curve a raggio variabile e gli asfalti quindi di occasioni per correggere ne avrai poche. Se invece ti fai un giro di 400 km su strade che se va bene le hai fatte un paio di anni fa ti accorgerai che gli inverni ed il tempo hanno lasciato buche o avvallamenti dove non ce n'erano e che le curve spesso seguono il contorno di una montagna e non la traccia di un compasso e quindi la correzione diventa più frequente.
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Originariamente inviata da fastfreddy
...inoltre c'é forse da osservare che le curve le percorro a velocità piuttosto ridotta (per dare un'idea, quelle due volte che mi è capitato di uscire con qualcuno di QdE, mi sono reso conto che le curve le affronto in modo decisamente meno sbarazzino di tanti altri ...forse sembro un pò più ingessato nella guida, ma rischio di meno), guardo l'asfalto con molta attenzione e piego il meno possibile, quindi difficilmente sono al limite e devo correggere ...il più delle volte sono correzioni minime che vengono spontanee di controsterzo e di trasferimento dei pesi
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Molti sono convinti che bassa velocità sia uguale a sicurezza, secondo me la sicurezza è data da tecnica, buone capacità di controllo della moto, capacità di previsione ed una velocità appropriata. Il che non significa andar piano ma adeguare la velocità alle condizioni che si incontrano e alle proprie capacità.