Non credo che la ducati sia un cesso a prescindere.
Non credo che la mancanza di un telaio renda impossibile le regolazioni.
Setting delle sospensioni e distribuzione dei pesi sono ancora possibili.
Credo che il problema sia attribuibile ad un'eccessiva rigidità dell'insieme, che non comunica al pilota quello che avviene sotto le ruote, e rende difficile trovare il limite.
Stoner ci riusciva, ma spesso lo superava, e tutti ad incolparlo di scarsa tenuta psicologica.
Quando invece era da elogiarlo per la tenacia che aveva nel risalire in sella e dare gas come se niente fosse.
Non è la prima volta che questo accade.
Nel 97 la honda presento una cross con un telaio di alluminio rigidissimo, molto performante ma pochi erano in grado di portarla al limite.
Poi ogni anno la honda riduceva la rigidita diminuendo gli spessori fino ad arrivare ad un compromesso accettabile.
Nelle corse su strada si arrivò a forcelle di 47-50 mm, per poi ritornare a 43mm perchè le prime erano troppo rigide.
La ducati si è intestardita su questa strada per motivi esclusivamente commerciali.
Preziosi o Del Torchio, non sò chi è il responsabile di ciò, dovrebbero farsi un bel bagno di umiltà.
Il mio tecnico ducati preferito, era l'ing Bordi, una perfetta sintesi tra capacità ed umiltà.
Ho letto una sua intervista su come ha portato la ducati ai massimi livelli, con mosse originali ma mai troppo ardite, bellissima ed istruttiva, che vorrei postare per farvela leggere.
Anche se non tifo Rossi, questa situazione è brutta per lo sport e lo spettacolo, un pilota come Rossi non è da settimo posto, Rossi non è Hayden.
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