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Originariamente inviata da vulture
Miei cari...
confesso che mi sono veramente rotto le balle di tutte queste aziende italiane che chiudono fabbriche su fabbriche per spostare la produzione in cina!
ma dico io....vi costa 1/5 produrre? eccheccazzo abbassate un po' i prezzi al consumo almeno! No?
é mai possibile che lasciamo a casa i nostri connazionali per portar ricchezza e capitali freschi ai cinesi? Ma dai! un po' di buonsenso!
E poi...sono un imprenditore mica un "disobbediente-girotondino" (nessuno me ne voglia) ma quando vedo il mio paese, la mia bella e amata Italia che si svuota di know-how, soldi e lavoro, mi girano veramente le balle!
DA CIO' (E PERDONATE LO SFOGO) PROPONGO DI BOICOTTARE I CAPI DI ABBIGLIAMENTO "MADE IN CHINA"! E DI PRENDERE SOLO ROBA "MADE IN ITALY" (...CHE TANTO MICA COSTA DI PIù!).
Io già seguo questa linea da tempo...ma dubito che le aziende si siano accorte a livello di bilancio della mia silenziosa protesta.
andrea
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La tua provocazione mi piace e mi trova in larga misura d'accordo.
Tuttavia le dinamiche secondo le quali la produzione si sta rapidamente spostando in Asia appaiono talmente consolidate che un boicottaggio (anche su larga scala) dei consumatori produrrebbe probabilmente effetti collaterali anche più dannosi per la nostra economia. Il fenomeno Cina è indiscutibilmente una vera e propria minaccia per tutti i mercati europei (non solo quelli italiani) e presto investirà in modo massiccio anche gli States, che nella mia modestissima opinione saranno i primi a cadere in ginocchio.
Pero' prevedo, sempre nel mo immaginario, che il colosso orientale sia destinato a ridimensionarsi con la stessa rapidità con cui si è gonfiato, in modo spontaneo. La manodopera sarà presto meno a buon mercato di oggi, considerando che per tutti i popoli la ricchezza e/o il benessere provocano assuefazione.