La regola principe secondo me é semplicemente quella di "adeguare la propria andatura agli altri" (moto, biciclette, auto), sembra di una ovvietà disarmante ma é la miglior cosa.
Rientro adesso in auto dalla valle Imagna e tra millemila biciclette, moto e (poche) auto ci ho messo credo il doppio di mercoledi pomeriggio (stesso percorso) perché c'erano centinaia di ciclisti che hanno lo stesso diritto mio di andarsene in giro, solo che vanno piano ovviamente.
Non si può tenere sempre la propria andatura preferita, quando hai uno lento davanti te ne stai buono fino al momento più propizio per superarlo. Ci sarà sempre qualcuno che ritiene violato il proprio insindacabile diritto di andare più forte ma io non accelero solo per fare un favore a lui.
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Pedro - Berghemrrader
Fronte per la Conservazione dell'IdentitÃ* di QdE.
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