Secondo me Vadolungo e Giulianino vanno al cuore della questione. Tante cose sono un retaggio/evoluzione di qualcosa che esiste da molto tempo, ciò non toglie che solo per questo bisogna considerarle giuste o non passibili di essere messe anche totalmente in discussione. Mi spiego, se le sigarette non fossero mai esistite e oggi qualcuno le inventasse e cercasse di commercializzarle, non solo lo Stato non glielo consentirebbe mai, ma egli verrebbe preso per pazzo. Io credo che se le moto non fossero frutto di una evoluzione graduale iniziata con biciclette motorizzate con 1,5 hp un secolo fa, ma fossero una invenzione odierna così come le conosciamo oggi, la loro intrinseca pericolosità si appaleserebbe in modo più "netto e percepibile", e altro che mera e sola obbligatorietà del casco (neanche integrale, sic). Sia le normative (sicurezza e repressione) che l'approccio mentale degli utenti (alle potenze e ai rischi) sarebbero diversi. Anche l'approccio alla conta dei morti sarebbe diverso, non se ce ne sono dieci in più o in meno rispetto all'anno prima, ma sul numero in assoluto. Poi vabbè, che ci sono alcuni che sono più cretini di altri questo vale anche per un carrello della spesa manovrato tra le auto nel parcheggio.
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