Discussione: Islanda
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Vecchio 18-09-2005, 13:14   #45
ale4zon
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Originariamente inviata da ale4zon
No Liz, guarda, credimi e credi alle parole di tutti quelli che ci sono stati, l'islanda (come altri posti) non è un viaggio, è un'esperienza. Ci sono molte cose che capitano che tolgono la voglia di continuare anche ai più provati. E ti asssicuro che ne ho visti tanti di cummenda sulla ring road con toyota enormi, ma nessuno con a mollo in mezzo a un fiume nel centro dell'islanda, tentando di agganciare cavi di traino. E' molto più dura di come la pensi, prima ancora delle forze fisiche se ne vanno quelle psicologiche, la motivazione. Perchè si soffre anche, te lo assicuro, e si prova paura e preoccupazione molto seria in diverse occasioni. Quello che ho provato in Islanda mi è ricapitato solo in Bolivia, ehm, oddio la bolivia è peggio.
Serve perchè:
1. La mia moto ha un'autonomia di 500km, e non bastano per il centro dell'Islanda. Con i comuni 250-350 ci si allontana poco dalla ring road.

2. E' vero che in caso di guasto grave il viaggio è cmq a putas, ma solo per chi rompe, infati la moto si carica in camion e si riparte. Un gruppo di moto da solo spero che si fermi assieme allo sfigato condividendone la sfiga.

3. Viveri: devi avere sempe una scorta, per i gruppi numerosi conviene portare le basi dall'Italia (pasta, condimenti, salumi formaggi) perchè si risparmia e cmq le occasioni di far la spesa sono poche; nulle al centro dell'isola. Inoltre se si prevede la tenda (solo a nord, vedi sopra) va portata anche una cucina da campo, le stoviglie, le tende....

4. I guadi. In italia li devi andare a cercare. In Islanda ti cercano loro, tranqui. Ti può capitare di fare una pista senza problemi ed al ritorno dopo poche ore di trovarla impraticabile, le alternative ci sono sempre, ma vanno cercate e di solito fanno bestemmiare molto più dell'opzione principale. Se vuoi allontanarti dalla R1 devi mettere in conto sempre di guadare fiumi, e non sai dove aspettarteli e con che forza. Impensabile fare il centro islanda con i piedi asciutti. Essere al centro di una grossa perturbazone in quei posti è come fare il gioco del topolino che scappa in mezzo ai gatti, fuggi da una parte e ti trovi sbarrata la strada, torni indietro e ti incasini ancora di più, cambi percorso e ti perdi....non sai cosa fare e il tempo peggiora e peggiora.....

5. Il problema è che è un po' da sprovveduti (non mi riferisco a nessuno in particolare) misurare e programmare viaggi in quei posti col nostro metro mentale. Dico che in Italia siamo padroni sulla natura lì è il contrario, come sopra i 4000 metri. Ci saltano tutti i riferimenti in testa, le distanze sono diverse, i tempi sono diversi, il freddo, le manifestazioni atmosferiche. Tutto è più imponente e completamente diverso da quello a cui siamo abituati. Anche la nostra capacità di reazione e sopportazione. A me è capitato di tirare fuori un pajero da un fiume. Non riuscivo ad agganciare il cavo di acciaio del Land al gancio dell'altra macchina, a mollo. L'acqua era a 4° le mani dopo 3 secondi (non è per dire) perdono completamente sensibilità e ti sembra di avere due moncherini. Nelle gambe le vene mi scoppiavano dal dolore e appena riuscito dall'acqua ho avuto un caldo come se mi trovassi ai tropici, e nevicava......

6. Poter usufruire poi di un camion dall'italia risolve anche il problema del trasferimento, carissimo e noioso.
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