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					Originariamente inviata da Lecrocodrilecouronè  A me un minimo di ginocchino, ma proprio poco, mi aiutava con le varie RR sopratutto ad avere la postura del corpo che credevo migliore, busto leggermente declinato verso il serbatorio, testa dritta a vedere la strada e spalle abbastanza in asse con la declinazione della moto;tenere la linea di peso vettoriale più possibile in mezzo al barientro. Adesso col GS mi pare che la guida sia telepatica (diavoli di tedeschi), fa tutto da sè (scherzo). Ovviamente mi fido di te e della tua grande esperienza e seguirò il tuo consiglio. Grazie,   | 
	
 Su una race replica il discorso è diverso, la moto è pensata per un certo tipo di guida e certi movimenti vengono più naturali e sono più utili che su altre moto.
Intendiamoci: in generale, spostare il ginocchio e il sedere non è sbagliato in sé, ma è sbagliato se lo si fa male e, soprattutto, 
senza cognizione di causa.
La guida è un fatto complesso, perché risponde a esigenze molteplici e a volte contrastanti fra loro. Se chi guida è in grado di "sentire" se stesso e la moto, con l'esperienza e il ragionamento riuscirà a capire che cosa serve e che cosa no, e ad adattare qualsiasi regola (corretta!) appresa da altri e, come tutte le regole, necessariamente troppo rigida rispetto alla realtà.
Trovo sempre molto ridicola la guida di persone che fanno le cose perché gli è stato detto da qualcun altro, senza aver capito il percé di quello che fanno. Ne viene fuori invariabilmente una guida a scatti, formata da un'accozzaglia di movimenti copiati in giro, ma completamente scoordinati tra loro e incoerenti rispetto alle esigenze della guida.
La guida deve essere il più possibile fluida, e tutti i movimenti devono scaturire naturalmente dalle esigenze del tracciato, senza stare a pensare in ogni momento alla tecnica, che deve diventare innata.