l'atto del notaio non e'piu' necessario se si acquista un veicolo nuovo,nel senso che prima dell'avvento di questa normative le concessionarie dovevano preparare un atto autenticato per l' appunto da un notaio.Ora quest'obbligo e' decaduto e bastano le firme dell'acquirente e del conce venditore,entrambi identificati attraverso i rispettivi documenti di ricoscimento.
Nella originaria proposta sulla competivita' erano contenuti riferimenti anche ai trasferimenti fra soggetti privati:si sono resi pero' conto che ci sarebbero state delle gravi difficolta' relative alla determinazione di chi avesse realmente il titolo su un certo veicolo/motociclo:in 2 parole nel paese delle false cinture di sicurezza si erano gia' attrezzati per clonare certificati di proprieta' e vendere a piu' soggetti la stessa auto e altre dozzine di truffe piu' o meno gravi...Inoltre credo che il peso della "corporazione",utilizzo per loro ancora il termine medioevale,dei notai abbia fatto le sue "pressioni" tutelando un loro non indifferente introito...
Barbasma la pensavo come te riguarda i balzelli ed l'atteggiamento medioevale del ns sistema burocratico,mi sono dovuto ricredere:infatti ritengo che l'Italia non sia un paese abbastanza maturo per recepire le semplificazion burocratiche presenti ad esempio nei modelli anglosassoni.Nel ns paese ci sono un numero elevatissimo di situazioni poco chiare:persone che fanno compravendita di veicoli di cui non hanno nessun titolo di proprieta',veicoli intestati a societa' fantasma,a truffatori di ogni tipo,certificati falsi,targhe clonate ecc...Posso solo immaginare il caos di un sistema all'inglese privo delle ns barriere burocratiche..infine inutile negarlo la fornace della Pubblica amministrazione va alimentata e questo tipo di imposte sono un carburante irrinunciabile...
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