Ecco il mio Report:
Giovedì 27/01:
Partenza da Vigarano Mainarda alle ore 4,00.
Tutto bene anche sul brennero, poco freddo e bel tempo.
A circa 30km da Rosenheim, brrrrrr.....pam!.......pam!........brrrrrr.... l'at inizia a perdere colpi, quasi come se mancasse benzina al motore,
Riusciamo ad arrivare a Rosenheim a stento, spengo la moto...
La batteria è a 9 volt, l'alternatore ne dà fuori solo 11...
E' l'alternatore, no è il motorino di avviamento, no è la batteria, no sono i collegamenti che hai fatto lì davanti, coglione! se la lasciavi originale era meglio!
Compro una batteria da Louis: "Are you sure this is loaded?" "Oh Yes, of course!" Attacchiamo il multimetro... 0,0V.
Decidiamo di accenderla con i cavi e di proseguire senza fanali, tanto sono le 2 di pomeriggio, alle 17 siamo là.
Alle 17 arriviamo in buca, birretta (2) presso "imbiss am eingang", (take away dell'entrata) e montiamo il campo prima che faccia buio.
Un saluto a Klaus, Wolfgang, Marvin e Markus (nostri angeli custodi nell'edizione 2008) e poi tutti a cena, rimandando i festeggiamenti al dopo cena.
Giovedì 27/01 DOPO CENA:
Io, D. e C. andiamo da Klaus con il nostro primo dono: una tanica da 5lt di cabernet frank, che loro ignobilmente riversano nel paiolo sulla stufa già mezzo pieno di vino cotto (Glühwein).
Qualche chiacchera, poi tutti all'imbiss ad assaggiare il "Blutwurtz" (non so cosa sia), con l'impegno di trovarci poi al "Mattatoio" (magazzino dei trattori in estate, birreria per l'evento).
Sì, ma dov'è questo mattatoio? E' a Solla, a circa 2km di distanza dal raduno, tutto in salita.
Arriviamo al Mattatoio, qualche birra, un cicchetto, due risate.
Viene il momento di tornare alla tenda, anche se 2km sono un po' tantini... Come al solito ci pensa Klaus, che prontamente ci carica sul suo sidecar... il problema è che sul sidecar siamo in 7.
Dopo alcune centinaia di metri in equilibrio precario, a qualcuno viene la bella idea di prendere "l'onda", spostandosi in quà e là provocando il quasi cappottamento del sidecar.
A farne le spese è proprio Klaus, che finisce SOTTO il sidecar. 2 bestemmie e si riparte al grido di "Eins, Zwei, Suffa!".
Arrivati alla tenda decidiamo che la serata non può finire semplicemente così, e quindi armati di pentola, brodo e 1kg di cappelletti fatti in casa ritorniamo alla tenda di Klaus, che come al solito
ci attende volenteroso e disponibile.
Mangiati i cappelletti e brindato l'ennesima volta, diamo uno sguardo all'orologio.
Sono le 4.30 del mattino, sarebbe meglio andare a letto.
Venerdì 28/01
Ci svegliamo piuttosto mattinieri (alle 8,30 circa) con la fame. Birretta presso l'imbiss all'entrata, 2-3 uova con pancetta alla bavarese, qualche foto.
Sulla strada che porta giù alla buca incontriamo Klaus; è in forma smagliante. Non posso dire di no a quello che mi offre, per lui sarebbe un'offesa troppo grande...
Nella buca c'è una bancarella di abbigliamento, D. compra un sacco a pelo interno in pile: dicono che questa notte farà molto freddo...
Tornati alla tenda, organizziamo la cucina e in quattro e quattr'otto ecco un bel piatto di cappelletti fumanti tra le mani.
F. di Genova ci chiama, è all'entrata e sta arrivando. Arriva come al solito stracarico di barilotti di birra... cominciamo bene...
Incontro Silvia (R72), e le offro quello che ci è rimasto...
Tra una chiacchera e l'altra arriva sera.
Ci trasferiamo da Klaus con pentola, neve fresca (bianca), e una salamina da sugo al cucchiaio.
Klaus & co. cominciano a cuocere le patate direttamente sopra alla stufa di ghisa... Quando qualche pezzo cade nella paglia, loro prontamente spiegano: "Ròsmarin!".
La salamina è pronta. Marvin, il figlio di Klaus, apprezza molto l'insaccato tanto che ne mangia circa metà (mezzo chilo)...
Risate, canti popolari, brindisi e sigarette ci portano a notte inoltrata.
Ci rechiamo verso l'imbiss per il "caffè", ma siamo attratti da una chitarra che suona nella notte, illuminata solo
da una torcia da testa. E' un tipo di Milano, sulla cinquantina, che canta canzoni country/folk e prima dell'esecuzione ne dà la spiegazione in italiano.
Rimaniamo lì circa un'ora, poi viene l'ora di andare a riposare.
Sabato 29/01
Stessa colazione del giorno prima, questa volta accompagnati da F. e da S. (il cantastorie). S. ha una CR&S Vun.
Iniziamo a smontare il campo e a rimettere tutto dentro alle borse.
Penso: "Però, questa volta ne hai caricata di roba, eh!"
Breve elenco dell'equipaggiamento per un elefante all'insegna del divertimento:
10 litri di vino in due taniche;
1 bottiglia di grappa;
Una stufetta catalitica + 4 ricariche di butano;
Una pentola abbastanza grossa da contenere una salamina;
1 salamina precotta;
1 salamina cruda;
1 salame mezzosugo;
tagliere;
coltello;
bicchiere di latta;
borraccia di latta;
sale grosso;
sale fine;
posate per 3 persone;
fornello + 2 ricariche;
tenda;
sacco a pelo;
sacco a pelo interno;
tenda cucina;
vestiti con cambio impermeabile per la permanenza al raduno;
cavi batteria;
Non male.
Arriviamo all'albergo, convinti di poter riposare almeno quella notte, invece...
Domenica 30/01
Tutto è pronto per il ritorno: la moto si accende benissimo, non c'è troppo freddo.
Con tutta calma arriviamo sul passo del Brennero alle 14 circa.
Incurante del destino, a Rovereto accendo i fanali, è il tramonto.
Dopo circa 30min, non vedo più niente. Capisco che la batteria è scarica.
Con solo il desiderio di arrivare, resto in mezzo alle due moto e arriviamo così a Verona.
Comincia a piovere, senza fanali, obbligato a stare attaccato a chi mi precede.
Chi mi precede è un tènèrè che a Innsbruck ha iniziato a perdere olio dall'ammo posteriore in quanto scoppiato...
Stremato arrivo a casa, lascio la moto in cortile ancora carica.
L'ho scaricata giovedì scorso.
Bellissima esperienza, ogni anno diversa. Però è l'ultimo.