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Vecchio 28-12-2010, 23:10   #184
Sgomma
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La Guzzi è un marchio storico e solo per questo merita rispetto..ma non si possono concedere molti altri privilegi..!!

Non sono certo un esperto del marchio, ma non serve esserlo per sapere che la Guzzi ha passato gli ultimi decenni in grande difficoltà. Ma non è sempre stato così... BAsandomi sui miei libri di storia dell'industria motociclistica, mi si conceda quindi quì tra amici , di parlare un pò di questo storico marchio italiano, che ritengo rappresentasse in passato più di quello che BMW tenta di rappresentare oggi .!

La Guzzi ha avuto un passato fatto anche di successi sportivi, soprattutto nel primo dopo guerra, quando la Guzzi rappresentava una tra le aziende con la tecnologia motociclistica più avanzata del mondo ed il suo strapotere sulla concorrenza non era messo in dubbio da alcuno!!
Non a caso il primo campionato del mondo di motociclismo, fu vinto nel 1949 da Bruno ruffo su Moto Guzzi 250. E tanto per far capire chi fosse Moto Guzzi all'epoca, serva ricordare che a quanto si dice, fu la prima azienda motociclistca al mondo a dotarsi di una galleria del vento grazie alla quale furono adottate sulle moto da competizione appendici aerodinamiche tali da indurre la federazione internazionale a modificare il regolamento per limitare la vertiginosa velocità raggiunta dalle moto da competizione dell'epoca.

A quei tempi, la Guzzi rappresentava l'azienda motociclistica che più di ogni altra faceva ricerca e tendeva a sperimentare coraggiosamente soluzioni tecniche innovative ed inedite.. Oggi per quasi tutti la Guzzi è una moto che da sempre è stata concepita attorno ad un bicilindrico a V, ma negli anni 50 non era affatto così.

Infatti nel 1955 nasce per le competizioni la MOTO GUZZI 8 cilindri, di 500 cc, il più alto frazionamento mai sperimentato su una moto...

Hee.... si erano tempi dove la Guzzi dettava legge..!! si ritirò dal mondo delle competizioni nel 1957 con un palmarès di 3.329 vittorie in gare ufficiali, 14 Titoli Mondiali, 11 vittorie al Tourist Trophy (chefu valido come Gran Premio di Gran Bretagna dalla prima edizione del Motomondiale nel 1949 e fino al 1976, quando venne escluso dal calendario iridato per l'eccessiva pericolosità del circuito)

Con la morte di Carlo Guzzi nel 1964, il mercato motociclistico entra in forte crisi, si dice a causa dell'espansione di quelo automobilistico.
Fu allora che per cercare un'uscita dalla situazione nel 1965 l'ingegner Giulio Cesare Carcano progetta il motore V2 di 90° frontemarcia, divenuto poi nel tempo l'icona stessa della Moto Guzzi ed ancor oggi, costantemente aggiornato, utilizzato praticamente sull'intera produzione Guzzi!!

La crisi economica però si acuisce e il 1º febbraio 1967 la gestione della Moto Guzzi passa alla SEIMM (Società Esercizio Industrie Moto Meccaniche), una società costituita dalle banche creditrici. Viene messa in vendita la V7 dotata del V2 di 90° con una cilindrata di 703cc, seguita dalla V7 sport nel 1971, unica moto di serie all'epoca in grado di tocacre la barriera dei 200 KM/h--!!


È del 1973 un nuovo cambio di gestione societaria: la Moto Guzzi passa nel gruppo De Tomaso !

Nel 1976 nasce quella che io considero l'ultima grande realizzazione della moto Guzzi, sia chiaro sempre in relazione ai tempi e soprattuto, sottolineo soprattutto, rispetto alla migliore concorrenza dell'epoca, ossia la
Moto Guzzi LE MANS, con motore da 850 fino a 1.000 cc nelle tre versioni prodotte.

Da questo periodo in avanti il successo delle produzioni made in Japan è divenuto sempre maggiore, fino quasi a ridurre all'invisibilità commerciale molti prestigiosi marchi di moto, sia italiane che inglesi.

Moto Guzzi non ha più ritrovato l'energia e lo spirito innovativo che l'aveva contraddistinta nel primo dopoguerra, ed il bicilindrico a V, sia pure modificato, aggiornato con una distribuzione a 4 valvole per cilindro, è praticamente in uso ancora oggi!!

Nel 1988 de Tomaso fonde Guzzi con Benelli. Vengono svolte alcune attività agonistiche di medio successo, sfruttando sempre il bicilindrico di 1000 CC, da cui nel 1992 deriverà, con grande ritardo tale da pregiudicarne il successo commerciale, la Daytona 1000 IE.

Di li a poco òa Guzzi è passata di mano in mano, variando diverse volte la rtagione sociale:
Nel 1994 De Tomaso delega la Gestione della Guzzi alla G.B.M. S.p.A., L'azienda torna in attivo dopo una drastica cura sotto il controllo della Finprogetti e nel 1996 cambia nuovamente ragione sociale tornando al vecchio nome di Moto Guzzi S.p.A.

Ma non finisce quì...

Nel 2.000 la Guzzi viene rilevata dall'Aprilia a, medesimo destino della Laverda, ed i modelli commercializzati in questi anni sfruttano tutti invariabilmente l'ormai noto bicilindrico a V.

Ma nel 2004 la crisi economica dell'Aprilia coinvolge di nuovo la Guzzi che nel dicembre 2004 passa al gruppo Piaggio.

Ricordo una intervista televisiva all'amministratore della Guzzi poco prima del passaggio alla Piaggio, coommovente e per certi versi tragica, dove in attesa di trovare un compratore e sotto la minaccia del fallimento, affermava che data la difficoltà economica estrema in cui versava l'azienda, non vi era alcuna possibilità di pensare a nuovi modelli o nuovo motori, l'unica innovazione poteva riguardare al massimo alcune componenti delle moto e soprattutto l'estetica. Si disse che le future Guzzi sarebbero state meccanicamente come le ultime prodotte, e si contava, al fine di avere uno sbocco commerciale in grado di mantenere in vita l'azienda, sul fatto che vi fossero diversi utenti che apprezzassero ancora il marchio ed il vecchio ed onorato bicilindrico Guzzi e che non erano attratti dalle moderne produzioni..!!

Dall'ingresso in Piaggio, il tentativo di rilancio del marchio passa attraverso l'uscita di nuovi modelli, basati ancora su verioni rivisitate del bicilindrico, che ancora oggi costituisce il cuore delle guzzi a listino!...

Non vi è dubbio che ci siano ancora oggi molti estimatori di Guzzi...ma questa azienda da anni arroccata su una meccanica tradizionale per il marchio ( e non per questo meno affascinante), non è che l'ombra di se stessa, di quella grande Azienda che negli anni 50 esprimeva il top della tecnologia motociclistica mondiale......

Srebbe stato bello che sulla K6 ci fosse stato il marchio Guzzi, sarei orgogliosamente tornato a comprare italiano...ma è come dire che se l'impero romano non si fosse disciolto ora il mondo occidentale parlerebbe italiano e non inglese----
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BMW K 1600 GT-BMW R 1200 GS ADV Lc-Yamaha R1M

Ultima modifica di Sgomma; 29-12-2010 a 14:11
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