Sarebbe sufficiente che una ns. delegazione governativa andasse per 2 gg in Svizzera, o Danimarca, o Svezia e si informasse di quanto costa mediamente il reintegro del manto stradale dopo alcune tipologie di lavori, di come vengono fatti i controlli e della qualità dello stesso con tanto di foto. Dopodichè, al ritorno in Italia, un regolamento ministeriale dovrebbe dire: "Da oggi questo essere nostro standard lavori stradali, per chi non rispetta prezzi e qualità bunga bunga!"
Ma non si farà mai per lo stesso motivo per cui realizzare un km di autostrada, di ferrovia o metropolitana in Italia costa tre volte che in Spagna o in Germania (inchieste di Report). C'è una fetta di italiani che ce magna, chi molto (amministratori pubblici e dirigenti compiacenti, impresari) chi poco (operai), ma tanti ce magnano. Se siamo al terzo posto in Europa per pressione fiscale, ma agli ultimi posti per qualità dei servizi, vuol dire che c'è l'inghippo, è matematico.
Alemanno non ha fatto altro che proibire che due ditte diverse (con commesse diverse) si occupino dello scavo e del reintegro del manto stradale. Una regola banalissima che però nulla dice su qualità e costi dei lavori nè su come si scelgono le ditte.
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