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Vecchio 09-10-2010, 10:59   #124
milkplus
Mukkista doc
 
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Ciao Rainbow, non disperare e mai dire mai!!!

Proseguo, così piano piano vi riporto a casa...

lunedì 10/08/09: Istanbul – 0 km

Ah, che bel risveglio oggi... Abbiamo dormito beatamente in questa stupenda stanza dell'Almina Hotel. Ma ora alziamoci, abbiamo un sacco di cose da vedere qui a Istanbul, per cui vestiamoci e andiamo subito a fare colazione. E che colazione!
Alle otto e mezzo siamo già in fila per entrare nella Moschea Blu e meno male che non siamo venuti troppo tardi altrimenti invece di venti minuti stavamo più un'ora ad aspettare. Come sempre ci fanno togliere le scarpe, Silvia si mette il suo bel foulard e per la prima volta ne danno uno anche a me, azzurro ovviamente, per coprire le gambe visto che indosso un paio di bermuda... Così entriamo in una delle più belle e più famose moschee del mondo, insieme ad una moltitudine di turisti europei, italiani compresi. Bellissima con le sue maioliche blu-verdi di Iznik. Dopo aver visto l'interno usciamo dalla porta che dà sul parco di Sultanahmet e proprio davanti a noi si staglia nella sua bellezza Santa Sofia, l'altra Moschea simbolo di Istanbul, che in origine era una chiesa e ora un museo. Usciamo e scattiamo un po' di foto nel parco, la giornata è stupenda, c'è il sole, ma non è un caldo asfissiante, si sta proprio bene!
Ci dirigiamo verso Santa Sofia, districandoci nella moltitudine di turisti, ma quando arriviamo alla biglietteria notiamo una fila immensa... Beh, torniamo dopo, è meglio!Passiamo vicino all'ingresso del Topkapi, l'immenso complesso di palazzi e corti oggi museo, in passato dimora dei sultani ottomani. Decidiamo di non andare a visitarlo, Silvia l'ha già visto nel suo precedente tour in Turchia e non ne è rimasta più di tanto colpita. E anche io non ho voglia, ho bisogno di stare con la gente e girovagare per vicoli, stradine e negozi. Così andiamo verso il Kapali Çarsi, il Gran Bazar. Ovviamente è bellissimo, ma per noi è anni luce inferiore per fascino e realismo rispetto a quelli dell'est di Diyarbakir e Urfa. I colori e i negozi qui sono stupendi, ma le facce dei venditori ti guardano assenti, o meglio ti guardano come l'ennesimo turista da spennare... E poi, niente çay! Qui a Istanbul non c'è verso di scambiare due parole con qualche turco sorseggiando un çay e parlando del più e del meno... No, non ci siamo. Il culmine lo raggiungiamo quando troviamo un negozio che vende brocche e serviti in peltro stupendi... Non ci credo, sono quelli che abbiamo visto realizzare dal vivo nel bazar di Urfa! E costano centocinquanta lire, tre volte tanto! Ok, usciamo. Questo bazar purtroppo non fa per noi, quantomeno al termine di questa vacanza bellissima, dopo aver visto l'est, questi posti ci fanno storcere il naso: tutto troppo finto e a misura di turista occidentale. La riprova? Pochi Turchi in giro per i vicoli...
Usciti dal Gran Bazar mi infilo in una stradina mezza nascosta e quasi buia... Fatti due tre vicoli, ci ritroviamo davanti a minuscoli negozi, in mezzo ai Turchi che fanno il loro vero shopping quotidiano, non ci sono turisti e sono tutti molto sorridenti. Ci ritroviamo piano piano al Bazar delle spezie, il Misir Çarsisi. Anche questo è invaso dai turisti, ma per noi subito a prima vista molto più bello e vero del Gran Bazar. I profumi e i colori sono paradisiaci! Decidiamo di comprare qualcosa da portare a casa e alla fine scegliamo due miscele di spezie, per condire rispettivamente carni bianche e carni rosse.
Beh, è quasi ora di pranzo e con tutto questo bendidio l'acquolina in bocca si fa sentire. Mangiamo un bel piatto di carne in uno dei tanti ristorantini lì vicino al Bazar delle spezie e poi torniamo verso Sultanahmet, passando dal parco vicino alle mura del Topkapi.
Più tardi andiamo a vedere la moschea chiamata Piccola Santa Sofia, che è a soli due isolati dal nostro albergo e subito dopo ci dirigiamo verso l'Ippodromo, l'antico fulcro della vita di Bisanzio e dei primi secoli dell'Impero Ottomano, con l'Obelisco di Teodosio, la Colonna Serpentina, la Fontana del Kaiser Guglielmo e l'Obelisco in muratura. Qui ci concediamo una pannocchia arrostita e un po' di relax seduti su una panchina di fronte al maestoso gazebo della fontana.
La giornata si conclude con una passeggiata serale lungo il Bosforo, fino al vecchio Ponte di Galata, dove sul livello inferiore ci sono decine di ristoranti, molto belli, ma anche molto, troppo turistici... Vabbeh, l'economia deve girare per tutti, è giusto così!
Rientrando in albergo, ci fermiamo per l'ennesima volta in un negozio di souvenir vicino a Santa Sofia... Ho deciso, dobbiamo comprare i bicchierini tipici per il çay (bardak çay) da portare a casa, è tutta la vacanza che li desideriamo! Così dopo aver contrattato un po' in turco col simpatico venditore, mi “aggiudico” il servito per quindici lire da una partenza di quaranta. La scena... Il venditore: “Cinquanta”; io: “On bes (15)”; lui: “Quaranta”; io: “On bes” e così via fino alla mia “vittoria”, ovviamente... “On bes”!!!














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