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Vecchio 01-10-2010, 15:10   #61
Gts 1000
Pivello Mukkista
 
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Scusate, ma non posso far a meno di notare una certa incongruenza di pensiero in tutto ciò. Capisco che lamentarsi sia lo sport nazionale per eccellenza sin dai tempi dei comuni, e la contrapposizione faziosa il risultato di tale sport, ma qual è il problema mi sfugge tuttavia.
Il codice della strada attuale dice che qualora ci sia una ciclabile, il ciclista è tenuto a servirsene. Ma mi pare che la discussione non verta sull'uso o meno della ciclabile da parte dei ciclisti, ma questa sia apportata solo come scusa per giustificare un fastidio per molti intollerabile, che la presenza di un ciclista o di più ciclisti apporta alla propria media casello-casello.
L'Italia è il paese con meno ciclabili fra i paesi industrializzati, perciò mi giunge strana questa invettiva contro il mancato uso delle ciclabili, considerando che non ve ne sono.
Poi sarebbe divertente valutare anche la costituzionalità della norma del codice, visto che considera la bicicletta un mezzo di trasporto alla stessa stregua di un mezzo a motore, passibile di contravvenzione e di ritiro della patente (è mio il tread di quel ciclista ubriaco a cui hanno sequestrato il mezzo e ritirato la patente...) per poi impedirle di utilizzare la sede stradale (la ciclabile, visti i presupposti legislativi, dovrebbe essere un'alternativa per la sicurezza del ciclista, non un obbligo).
Ma una cosa mi colpisce più delle altre: la qualità della vita di tutti parte dalla volontà di ognuno di crearla.
L'uso del mezzo privato a motore è disincentivato ovunque da tutte le amministrazioni sia centrali che locali, per ragioni di salute pubblica, risparmio energetico ed economico, e miglioramento della qualità della vita di tutti. Spesso si legge nei giornali italiani di una certa invidia per città come Amsterdam, o Londra dove ormai la macchina privata è qualcosa a cui si può benissimo rinunciare (io qui non ce l'ho, e proprio non ne sento la mancanza, se voglio muovermi prendo la moto).
Ma poi, leggendo tread come questo, si capisce che è la volontà di cambiare le proprie abitudini e il proprio modo di pensare che manca.
Meglio lamentarsi e dire sempre e solo all'altro che è lui la causa dei propri problemi; il problema non si risolve, ma si è gratificato enormemente il proprio ego.

Firmato: una delle ragioni per cui molti italiani sono all'estero...
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Credo che riuscire a fare una sorpresa a Dio, sarebbe la cosa che più lo divertirebbe.

Ultima modifica di Gts 1000; 01-10-2010 a 15:12
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