le mie precedenti vacanze in Birmania, Laos, Cambogia, Cina e Giappone mi hanno insegnato che in certi momenti non si può far altro che aspettare e comunque i camionisti indiani sono gentilissimi e ci ospitano dentro le loro cabine ed io ho l’occasione di scoprire un piccolo mondo
vedete questo è un forellino che va col diesel e che ogni camion ha con sé per preparare da mangiare o il tè, il chati, che in India viene preparato facendo bollire l’acqua cui viene aggiunto il latte liofilizzato e poi il tè
Il problema è che c’è una compagnia di trasporti che fornisce alla Indian Oil camion e conducenti per il trasporto dei carburanti. Gli autisti però devono provvedere personalmente al mangiare a loro spese, quindi questi giorni di fermo sono una mazzata non retribuita: per darvi un’idea erano già 4 giorni che dormivano nei camion a 3000 mt.
Qualche piccolo furgoncino stracarico di viveri arriva all’inizio della coda per vendere
Dei camionisti mi hanno insegnato a preparare il tè
nel pomeriggio arrivano i militari con dei mezzi speciali. La loro prima idea sarebbe di buttare il camion giù dalla montagna e quindi liberare con la solita dinamite la strada e poi far arrivare i bulldozer. A me sembra un’ottima idea, anche per il fatto che questa è l’unica strada fra Manali e Leh e anche solo il blocco del transito dei turisti è un danno economico.
Purtroppo il padrone della compagnia dei trasporti deve essere una persona potente e con molte amicizie: non ne vuole sapere di perdere un camion, quindi i militari lo devono fissare, farlo slittare un poco fuori sulla scarpata, liberare la strada per permettere il passaggio dei mezzi leggeri e poi recuperarlo. Pazzesco
Gli altri vorrebbero tornare a Manali per la notte, ma io dico che proprio non ci penso e preferisco dormire in una delle cabine dei camion, anche per il fatto che quando la strada era stata liberata parzialmente, prima che la frana colpisse il camion, alcune moto in attesa erano riuscite a passare. E poi che vado a fare a Manali ? Coi camionisti e la gente che aspetta lì si sta benissimo e poi non ho voglia di rifare una terza volta quel tratto di pantano.
Alla fine rimangono anche loro e si aggiungono un biker indiano Roti che fa la guida, una sua amica americana Lua, anche lei in moto e un altro ragazzo cui i due facevano appunto da guide verso Leh
Night party nel camion
per dormire mi è toccato il posto dell’autista..posso appoggiarmi al volante.
Mercoledì 14
Guardate in che razza di “tende” devono dormire gli operai della manutenzione stradale a 3000 mt: credo davvero che qualche politico indiano dovrebbe vergognarsi. Non credo che comprare qualche tenda sarebbe una spesa insostenibile, che vergogna
procede il lavoro dei militari
siesta dopo pranzo
nel primo pomeriggio iniziano a poter passare alcuni piccoli veicoli e tutti i biker si preparano
io passo per primo e qui invece è passata Lua
se Dio vuole siamo riusciti a superare il primo passo il Rothang La a 3900 mt e festeggiamo in una dhaba tutti assieme. Le Dhaba sono dei piccoli “locali”, delle tende principalmente frequentate da camionisti e viaggiatori, dove con prezzi davvero minimi si trovano pasti caldi, dolci, acqua ecc…
vi metto la mappa del percorso da Manali a Leh che sono 475 km
a notte fonda siamo dal classico cartello di Tandi che segnala l’ultimo distributore prima di Leh..una foto qui penso l’abbiano fatta centinaia di biker
verso le undici arriviamo a Keylong e Roti aveva già prenotato delle camere, cena e poi a letto