Visualizza un messaggio singolo
Vecchio 22-09-2010, 23:45   #14
momi20
Mukkista
 
L'avatar di momi20
 
Registrato dal: 29 Sep 2008
ubicazione: Modena
Messaggi: 666
predefinito

Una curiosità della sera : tornando dal minareto era ormai buio pesto ed aveva iniziato a piovere. Il mio autobus era privo di tergicristalli e a un certo punto la visuale dell’autista era davvero minima. Il problema è stato brillantemente risolto dall’addetto ai biglietti, guardate un po’

http://www.youtube.com/watch?v=sdo-6yQ-Qd0

6 luglio martedì: La partenza.

Colazione nella terrazza del mio hotel

poco prima della partenza col titolare il sig. Rajesh Trehan alla mia sx…anche lui mi fa notare l’importanza del nome della divinità sul fanale, spero non sia questa la miglior qualità della moto !


Per i freni mi hanno detto che la moto è dotata di una frenata dolce, insomma un poco lunghetta. Io però sono nato vespista e fin da ragazzino più che a frenare ho imparato a schivare: è sempre un rischio usare i freni della vespa. Domando se in fondo la Enfield freni peggio di uno scooter e mi rispondono certo che no, sono a posto. Mi suggeriscono di non superare mai di troppo i 65/70 km all’ora nelle strade, ma tanto sono in vacanza e non mi corre dietro nessuno.
Nella mattinata compro il casco a norma 700 rupie=11,5€

Ho caricato tutto, andando anche a comprare una borsa “originale” col cavallino Ferrari, che legherò lateralmente assieme all’altra piccola che ho con me. Una borsa per lato e dietro lo zaino. Mi danno i ricambi: camere d’aria, filo gas e frizione, candela più altre cose che non riconosco, ma penso serviranno, oltre ad alcune chiavi e cacciaviti. Aggiungono anche una pompa a piede per gonfiare le ruote: in caso di foratura in zona deserta, potrò gonfiare, andare piano, gonfiare di nuovo e ripartire fino a trovare un gommista…spero di no.
Mi faccio spiegare come uscire da Delhi e verso le 2 del pomeriggio parto verso il nord.
Il Traffico Indiano: su questo argomento ne ho sentite e lette di tutti i colori. In tutta onestà non l’ho trovato caotico o pericoloso, ma basato sul concetto di un fiume che comunque scorre, bisogna andare e se per proseguire hai bisogno di invadere un poco l’altra corsia, i conducenti del senso opposto si spostano perché lo capiscono. I pedoni spesso ti fanno dei cenni mentre sono in mezzo alla strada con la mano per dirti se devi passargli davanti o dietro. In autostrada, chi deve portare i bufali o le mucche al pascolo, non ha passaggi dedicati, attraversa la strada col bestiame. Con una velocità adeguata non ci sono problemi, se vuoi viaggiare oltre i 100 all’ora, potenzialmente te la vai a cercare. Inoltre, e lo dico davvero con simpatia, una volta ( tanti anni fa ) per 3 giorni visitai Napoli con un mio amico in macchina. Ad oggi nessuna città o tipo di traffico mi ha mai creato dei problemi. New York è roba da ridere, Caracas e anche la Jamaica sono meno difficoltose. A Napoli ti svegli sul serio e impari a non perdere tempo quando guidi. Per ridere cercate su you tube “traffic jam Napoli” e andate a vedere i video correlati, leggendo i commenti dei turisti.
http://www.youtube.com/watch?v=9BJTh...eature=related

Tutto sommato la preoccupazione principale era ricordarsi che in India si gira a sinistra, ma è stato sufficiente seguire il flusso del traffico.
Dopo un paio di incroci sono su una grande strada a 2 corsie e vedo le indicazioni per la N1 che mi porterà a nord verso Manali. Per le piogge della sera precedente una corsia è letteralmente allagata a metà: ovvio la mia. Ingorgo dantesco. Vedo alcune moto che scavalcano e procedono nella corsia opposta contromano: è la mia prima ora alla guida della Enfield e freno il mio istinto di seguirli. Un errore che mi costerà quasi 2 ore per uscire da Delhi: noto però che nessuno dei guidatori dell’altra corsia si agita o un poliziotto che faccia un segnale. Immediatamente si crea un passaggio per permettere il transito contromano.
Comunque esco da Delhi e capisco subito che è inutile suonare alle mucche ( quando dicono stupido come un bue), mentre capre e bufali ed esseri umani rispondono meglio al clacson, che viene usato continuamente da tutti. Dietro ad ogni bus, pulman o camion si leggono i cartelli “ Blow Horn” o “Horn Please”. La mia tabella di marcia va a farsi benedire immediatamente ma riesco ad arrivare a Karnali verso le otto di sera: devo aver fatto circa 140 km…dico circa perché si era rotto il contachilometri e non andava nemmeno l’indicatore di velocità: al volo avevo fatto cambiare il filo.

Che emozione il mio primo meccanico, il primo guasto e sono appena partito…speriamo che il nome della divinità sul fanale funzioni




Dopo mezz’ora di nuovo muore l’indicatore della velocità, ma continua a segnare i km, che è la cosa più importante.
A Karnal trovo una guesthouse, sulle 300 rupie, poco meno di 5 euro


anche il parcheggio coperto


Ormai è sera e penso solo alla cena: 200 metri fuori della mia GH risolvo il problema. Sempre comodi i ristoranti dove puoi oltre ai tavoli guardare anche la cucina mentre preparano i piatti, li adoro.






Mattina del 7, mi alzo presto per gironzolare la città a piedi: la mia guida della Footprint la liquida con 2 righe, ma qualcosa d’interessante camminando si scova sempre. Vedo una specie di minareto spiccare in mezzo alle case e mi inoltro per i vicoli della città





qui conosco delle persone (musulmani), sono in una madrasa, una scuola cranica, poi due di loro mi portano a prendere il te e quindi mi accompagnano da un altro monumento






lui è un medico, sono tutte medicine quelle che vedete nelle foto, anche qui mi offrono il te e poi il melone. Arriva anche un signore e lui mi spiega che cercava un rimedio tipo viagra…tutto il mondo è paese


mi lascia i suoi estremi ed io faccio altrettanto: in un futuro vorrebbe venire in Italia, ma gli serve una lettera d’invito per ottenere il visto da parte di qualcuno che risieda in Italia, vedremo


sono le 10 e aprono i negozi e faccio quindi sostituire il filo del contachilometri


Parto e penso che sarà difficile riuscire a fare in un giorno i 400 km o giù di lì che mi separano da Manali. Verso mezzogiorno il maledetto filo ci molla nuovamente: né velocità, né km. Mi fermo a pranzo


e due signori col turbante mi accompagnano poi dal meccanico che in 20 minuti sostituisce il tutto


Ad Ambala spariscono le indicazioni per Chandigarrh e quindi Manali. Chiedo per Manali, ma mi viene indicata una strada “alternativa”, ma non me ne posso accorgere, la mia mappa dell’India 1:3.750.000 ha dei limiti
In sostanza è accaduto questo



quando ho iniziato a capire che qualcosa non andava avevo già percorso più di un’ora di strada. Inizio a cercare qualcuno cui chiedere e miracolo, mi sono fermato proprio davanti a un concessionario ufficiale della Royal Enfield…ahh mi era passato di mente, ennesima rottura del contachilometri



il problema era proprio il contachilometri e me ne mettono uno nuovo, 800 rupie in tutto( 13€)



il proprietario della concessionaria mi conferma che ho un poco allungato e mi fornisce una dettagliata mappa per ritornare nella giusta direzione






fa davvero caldo e quindi guido senza guanti: errore, il giorno dopo mi ritroverò le mani un poco ustionate. Sono nello stato indiano dell’Himachal Pradesh, dove non lo so, ma sono in alto, viene sera e noto che fino al buio nessuno praticamente accende le luci per strada, poi anche di notte ogni tanto alcuni girano senza luci.
Verso le nove mi fermo in un hotel e mi chiedono 1500 rupie per una singola: 24 €, uno sproposito. Faccio per andarmene e cala a 1200: bene è sicuramente il caso di andare via. Dopo mezz’ora sulla mia sx vedo l’hotel Diamond e dall’aspetto e le macchine parcheggiate fuori sento che non mi tradirà: 300 rupie. Per la cena al ristorante dell’albergo (ci sono solo io) 139 rupie





mercoledì 8 luglio
Ho circa 250 km da fare per arrivare a Manali, da dove inizia la highway che mi porterà a Leh nel Ladak







autogrill







poco dopo ho incontrato una processione di fedeli (questo è il periodo in India) e mi hanno regalato una specie di collana di pelo multicolore portafortuna …che io ho subito legato alla moto







i suonatori di tamburo erano davvero scatenati
http://www.youtube.com/watch?v=dCy6XQ4U5k0

Proseguo lungo la N21











un’altra processione


arrivo a Manali nel primo pomeriggio: abbastanza caotica e stracolma di turisti e vedo parecchi motociclisti. La città è il punto di partenza obbligato per percorrere la strada che porta a Leh, nel Ladak. Agenzie di viaggio, uffici di cambio e negozi di souvenir ovunque. La città è divisa in 2 parti, Old Manali e New Manali. La mia guida indicava alcuni posti nella Old e mi dirigo lì. Dopo un poco però mi scoccio a cercare l’indirizzo esatto e chiedo. I primi prezzi sulle 1000 rupie mi sembrano un poco alti, anche per il fatto che vedo un sacco di ragazzi di ogni nazionalità e mi sembra strano spendano quella cifra. Una coppia di israeliani che fermo a caso mi indicano la GH Getta Cottage con stanze a 300 rupie: è la mia. Ha anche il posto per la moto.



__________________
Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo
momi20 non è in linea   Rispondi quotando