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Vecchio 20-09-2010, 15:54   #1
Gts 1000
Pivello Mukkista
 
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predefinito Le nostre peggiori cazzate motociclistiche indolori.

Leggo spesso commenti pieni di buon senso da sembrare irreali, diatribe infinite fra intutati e non, inviti costanti (e corretti ) alla sicurezza e all'abbigliamento tecnico anche nel tragitto casa-garage (il bar è troppo lontano...).
Ho pensato che era bello raccontarci anche le nostre peggiori cazzate motociclistiche; quelle che ci ricordiamo come qualcosa di terrificante che ha obbligato il nostro angelo custode agli straordinari veri. L'unico requisito richiesto è che siano risultate indolori. Non devono ovviamente aver causato incidenti a noi o a terzi (altrimenti col ca@@ che sono indolori...) e devono essere le più terrificanti che ricordiamo. Come massima concessione potete aver appoggiato la moto per terra da fermi, ma vi confesso che è già molto. Naturalmente ben venga il fuoristrada (anche se è difficile fare cazzate e restare in piedi, ma qualche moto che affonda nel ghiaione o nella sabbia è sempre divertente) e tutte le situazioni più disparate.
Comincio io col dirvi che non ho mai fatto cazzate...
... tranne quella di scrivere questo tread.

Scherzo ovviamente, diciamo che ho un repertorio piuttosto vasto a partire da quella volta a Milano... che stavo tornando a casa con la mia vecchia PD 600 Honda. Si parla dei primi anni 90 e mi trovavo in via Principe Eugenio all'altezza dell'incrocio con via Mac Mahon. Per i non-milanesi via Principe Eugenio è una bella strada a doppio senso, alberata da dei bagolari (gli alberi dal fogliame molto fitto da cui si ricavano o si ricavavano le scope dei netturbini) piena di negozi e locali, mentre via Mac Mahon è decisamente più grande, sempre alberata ma con doppio senso di marcia, uno per le autovetture e uno per i tram compreso il famigerato 12 jumbo a tre carrozze e il 14 a due (all'epoca). qui per visualizzare, io venivo da sopra
Esattamente all'incrocio c'era e c'è una deliziosa e rinomata pasticceria, L'Excelsa, piuttosto grande. Di fronte c'era parcheggiato in doppia fila un furgone alto per le consegne; era un piacevole pomeriggio di tarda primavera con tutti gli alberi densi di foglie. Mentre mi avvicino all'area d'incrocio di buon passo, di fronte a me l'autobus 78 che l'ha appena passata, invade gran parte della mia corsia per superare il furgoncino in doppia fila. Io mi sposto chiaramente sulla destra avendo sufficiente spazio per passare, ma mi sfugge un particolare essenziale. L'autobus invadendo la mia visuale mi aveva impedito di vedere il colore del semaforo dell'incrocio, e gli alberi e il furgone avevano fatto il resto . Distratto dalla manovra e dal fatto che lui c'era appena passato, non potendo vedere quelli al lato opposto dell'incrocio e l'unico davanti a me nascosto dagli alberi, non mi ero accorto che il 78 era passato con il giallo pieno ormai rosso fresco. Mi sono ritrovato improvvisamente nell'aria di incrocio col un bel rosso convinto senza aver minimamente rallentato. L'ho tagliato esattamente come si vede nei cartoni animati o nei film d'azione più demenziali senza imbattermi in nessuno di coloro che stavano transitando col verde. E' stata un'emozione particolare di quelle che ricordo ancora con un brivido per la schiena, e un ringraziamento profondo va al mio buon angelo custode e alla mia buona stella (hai visto mai si offendesse che non l'ho nominata).

P.S. evitateci i commenti ovvi da manuale del buon motociclista o della giovane marmotta, e magari postate qualcuna della vostre cazzate se vi fa piacere. Spesso è più utile e simpatico.
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Credo che riuscire a fare una sorpresa a Dio, sarebbe la cosa che più lo divertirebbe.

Ultima modifica di Gts 1000; 20-09-2010 a 16:10
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