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Vecchio 06-09-2010, 18:27   #2
bradipo
Pivello Mukkista
 
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Parte seconda...


Nel 1973 l' imprenditore italo-argentino Alejandro De Tomaso acquista la Moto Guzzi.
De Tomaso è già in possesso dei marchi Benelli, Maserati e Innocenti.
Si distinguono da subito due linee di produzione, modelli turistici, tra cui
l'ammiraglia California, famosa in tutto il mondo, e moto da prestazioni di più alto
livello sportivo. Ma l'imprenditore non sempre e' stato in grado di prendere
le scelte migliori per la casa di Mandello del Lario, inizia
anche un lungo periodo discutibile con svariati alti e bassi per la casa.
Inizialmente si rincorre lo sviluppo di una serie di motori a 4 cilindri che
raggiunge il suo apice nella Guzzi 254, per poi reimpostare la produzione
intorno allo sviluppo del motore bicilindrico a V, sempre molto apprezzato
dal pubblico che ne identifica il carattere distintivo dell'Aquila.
Commercialmente, il glorioso propulsore V2 oltre che nella serie grossa viene proposto,
in versione small block, destinato a cilindrate più piccole. Appaiono cosi'
alla fine degli anni '70 sul mercato le Guzzi V35 e V50, proposte in
vari allestimenti anche in versione P.A.
Nel 1974 la 750S introduce l'innovativo sistema frenante a
due dischi anteriori.



Guzzi V1000I convert

Nel 1975 viene presentata la V1000I Convert. Si tratta della prima
moto al mondo con convertitore di coppia idraulico. Il veicolo era
destinato sopratutto al servizio di pattuglia ma venduto regolarmente anche al
pubblico. Fu adottata dai corpi di polizia di mezzo mondo
compresi molti stati degli U.S.A.


Le Mans 850

Nel 1976 nasce il modello più popolare e di successo di quegli
anni, il Le Mans 850. Molto apprezzata per lo stile e per le prestazioni.
La coppia del motore e la solidità del telaio assicurano la competitività
del modello proprio nel periodo in cui le industrie giapponesi si
stanno affermando nel mercato motociclistico Europeo. Del Le Mans verranno prodotte
ben tre evoluzioni successive, la Le Mans II, III e la 1000 cc.


W103

Tra il 1981 e il 1982 Lino Tonti progetta un motore sensazionale.
Il motore a W.
Si tratta di un tre cilindri di 992 cc disposti a 65° e la distribuzione e'
ad aste e bilanceri con due alberi a camme nel basamento, ai lati
del cilindro centrale. I carburatori sono della Dell'Orto da 30 mm.
Nella catalogazione dell'ufficio esperienze e' catalogato con la siglia W 103.
Purtroppo, non si e' creduto di proseguire il suo sviluppo.


NTX750

Nel 1985 dall'ultima versione piu' evoluta del motore V75 di
Lino Tonti vengono presentati vari modelli. L'interessante enduro NTX750,valida
alternativa alla R80/GS, la V75 GT e la V75 SP.
Nel 1987 viene presentata la terza evoluzione della famiglia California, modello
che, con motore portato a 1064 cc e dotato di iniezione elettronica,
è ormai un'icona stessa della Casa di Mandello.
E' la prima moto al mondo a montare la frenatura integrale
a tre dischi. Un brevetto Guzzi poi ripreso anche da Honda.
La California verra' via via migliorata da anno in anno e
venduta in vari allestimenti sia a carburatori che ad iniezione.


1987 CaliforniaIII iniezione


La California Vintage del 2006

Nel 1988 la gestione De Tomaso decide la fusione della Moto
Guzzi con la F.lli Benelli nella nuova societa' Guzzi – Benelli Moto
(G.B.M. S.p.A.). L'imprenditore argentino contemporaneamente porta in Europa il team corse del
Dr. John (al secolo John Wittner) dentista americano, inventore del
motore V2 a 4 valvole per testa montato sulla Daytona 992cc che
il dottore aveva costruito per il campionato AMA Pro-Twin del 1987
con il pilota Doug Brauneck. La dirigenza Guzzi intravede una
possibilita' di correrre in SBK. Sfortunatamente i problemi economici in cui incorre nuovamente
la Guzzi fermeranno tutto il progetto, rispetto alla Ducati che,
rinata anche lei a Monza in quegli anni con la 851, continuerà la sua
avventura nelle corse.


Guzzi Quota del 1991

Nel 1989 compare la mastodontica Quota 1000. La moto e' una vera maxi
enduro che all'epoca fu incompresa ma che ben prefigurava le attuali
maxi enduro moderne.



Nevada

Il 1989 e' l'anno del debutto della Nevada,una moto che
migliorata negli anni e' ancora oggi una delle custom piu' apprezzate dal
pubblico per affidabilita' e per le linee senza tempo.
Nel 1990 viene commercializzata la Daytona I.E. 1000 cc, versione stradale della moto
che vinse l'omonima gara nel 1987. E' una moto eccezionale,destinata ad un
ristretto numero di appassionati sia per le prestazioni sia per il prezzo.
Nel 1993 appare la Sport 1100,una versione piu' tranquilla della
Daytona, con un motore a sole 2 valvole per cilindro ma dalla generosa
coppia. I colori disponibili erano rosso,giallo e nero.


Centauro V10

Nel 1995 vengono presentate anche la V10 Centauro 4Valvole
disegnata dalla Marabese Design.
Nel 1996 la G.B.M. S.p.A., tornata in attivo dopo una drastica cura
sotto il controllo della Finprogetti (cui la De Tomaso Industries Inc.
aveva delegato la gestione nel 1994), cambia nuovamente ragione sociale
tornando al vecchio nome di Moto Guzzi spa. Finprogetti rileva una quota
consistente e successivamente il controllo della De Tomaso Industries Inc. trasformandola
in TRG – Trident Rowan Group Inc.

Nel 1997 al motosalone di Milano viene presentata la V11 Sport. Ne erranno
prodotte diverse versioni,come la “Rosso Corsa”,la “Scura R” e la “Coppa Italia”.
Sempre a quel salone viene presentato un interessante prototipo. Si tratta dell' Ippogrifo,
bella motocicletta mai entrata in produzione dalle soluzione tecniche interessanti come
la sospensione posteriore cantilever oscillante e mono ammortizzatore sotto la sella,
nonche' il motore sempre a V di 90° ma derivato dalla versione
aeronautica che la Guzzi fornisce ormai da diversi anni a varie
industrie del settore.


Ippogrifo

Nel 2000 la Moto Guzzi viene ceduta alla Aprilia di Ivano Beggio
che compra anche il marchio Laverda. Beggio, da vero appassionato lancia
un piano di risanamento industriale per Guzzi cercando di conciliare tecnologia,
passione e tradizione. La Marabese Design viene incaricata di disegnare le nuove
Guzzi del rilancio. Nel 2001 la versione carenata della V11 denominata
Le Mans, esce nella particolare colorazione “Tenni” per ricordare il grande pilota.
I colori riprendono la livrea dell'8 cilindri GP, con sella in
alcantara, serbatoio color alluminio e cupolino verde.


V11 Le Mans “Tenni”


la MGS-01

Nel 2002 viene presentata la spettacolare MGS-01 Corsa realizzata
dal team Ghezzi & Brian. Ha un disegno modernissimo,un vero gioiello,
ricca di contenuti tecnologici con un motore derivato dal Centauro e
cambio a 6 marce del V11 Sport. Pubblico e critica sono entusiasti
che ne chiedono una versione stradale. Ma anche se approntata la
versione omologata stradale non entrera', purtroppo mai in produzione.
Nel 2003 viene presentato il prototipo della Griso 4V. Si tratta di
una nacked sportiva dalla linea veramente innovativa. Veloce e con un' ottima
tenuta di strada adatta anche per il turismo di coppia
a medio raggio.


Breva 750

Sempre nel 2003 viene presentata la Breva 750 derivata dalla meccanica
della Nevada 750 ma con una linea da nacked turistica. E' la
nuova entry level della casa.
Nel 2004 Ivano Beggio e' in crisi finanziaria e per non fallire cede
il gruppo Aprilia-Guzzi alla Piaggio.



Il 24 dicembre 2004 presso lo stabilimento lariano un motoclub tedesco
offre la cena di Natale ai dipendenti Guzzi che non sanno se a
gennaio potranno ancora lavorare.
A fine dicembre 2004 il controllo del 100% del Gruppo Aprilia-Moto
Guzzi viene acquisito dal Gruppo Piaggio il 4° produttore al mondo di motocicli
(Presidente: Roberto Colaninno; Vice Presidente: Matteo Colaninno; Amministratore Delegato: Rocco Sabelli;
Direttore Generale: Gianclaudio Neri). Moto Guzzi entra a far parte di un Gruppo leader
continentale forte di 1,5 miliardi di euro di fatturato, 24% del mercato europeo delle
“due ruote” e 35% del mercato italiano, oltre 600.000 veicoli l’anno,
6.000 dipendenti e 8 impianti industriali nel mondo, e una presenza in
oltre 50 Paesi. Piaggio prosegue la strada di rilancio gia' avviato da
Beggio terminando la realizzazione dei modelli gia' in avanzato stadio di sviluppo.


Griso 1200 8V

Nel 2005 iniziano le vendite della Griso che rispetto al prototipo
del
2003, che montava un motore 4 valvole da 992 cc, la serie
definitiva monta un rivisto 2 valvole per cilindro a singola candela disponibile
nelle cilindrate 1100 e 850. Da notare il debutto della nuovissima trasmissione cardanica
denominata CARC (cardano reattivo compatto) in onore all'ingegnere Carcano.
E proprio nel 2005 all'eta' di 94 anni anche l'ingegner Giulio
Cesare Carcano muore, autore del famoso 8 cilindri e del motore a
V di 90°, il twins, quello che, con le dovute modifiche culminate
nell'8 valvole con camme in testa, è montato tutt'oggi sulle Moto Guzzi.


Breva 1100

Sempre nel 2005 viene presentata la Breva 1100 e 850.
E' tutta un'altra moto rispetto alla piccola 750. E' tutta nuova,
dal telaio, al motore totalmente rivisto e dotato di CARC.
Disponibile a richiesta con l'impianto ABS. Comoda, bella e ottima
per il turismo di coppia. E' tra le prime moto del mercato ad
essere omologata euro3.
A fine 2006 la dirigenza Guzzi presenta la Griso 1200 8 valvole.
La moto arrivera' nelle concessionarie appena un anno dopo.
La Griso 1100 fino a quel momento era tra le nacked piu'
vendute ma l'attesa per il nuovo modello di fatto ne ha stoppato
le vendite.



Guareschi con la MGS-01

Il 2006 e' l'anno del “Guaro”. I giorni 6 e 7 marzo del
2006 sono giorni in cui il nome Moto Guzzi torna finalmente
e clamorosamente ad essere riscritto negli annali delle competizioni internazionali.
In quei giorni il pilota Gianfranco Guareschi, detto il Guaro, in sella
ad una Guzzi MGS-01, vince le due manche della BOT-Battle of
Twins della “Daytona Speed Week" davanti ad oltre 80.000 spettatori nella categoria
Formula 1 (che non prevede limiti di cilindrata o modifiche). Non contenti di
queste due storiche affermazioni, il Guaro e la sua MGS-01 partecipano anche
alla gara della categoria Sound of Thunder che ammette anche la
partecipazione di moto della classe Superbike classificandosi secondi. Nello stesso anno questa
accoppiata si aggiudica anche il Trofeo Supertwins italiano, al termine di una
stagione ricca di vittorie, nonostante la MGS-01 Corsa venga a trovarsi
di fronte a moto di ben 50-60 kg più leggere, facendo valere il suo
perfetto bilanciamento telaistico ed il suo motore che, per quanto meno potente
della concorrenza, è dotato di una coppia e di una progressione eccezionali.
Il 2006 e' l'anno del debutto della Norge 1200 disponibile
in versione base, GT e GTL.




E per l'occasione la Guzzi rievoca quell'epico viaggio da Mandello
a Capo Nord fatto nel 1928 con un nuovo raid dove 14 Guzzi Norge 1200
date alla stampa e l'originale G.T. 500 del Naco nel luglio 2006 rifanno
lo stesso lungo tragitto senza problemi in 6 tappe raggiungendo la meta il 29 luglio.
L'impresa vuole rilanciare in grande stile il nuovo modello nel settore del gran
turismo, mantenendo vivo il legame con la storia del marchio dell'Aquila.
La Norge 1200 e' affiancata dal modello 850 entrambe dotate di
ABS di serie.


1200 Sport 8V

Assieme alla Norge viene presentata la Sport 1200. Si tratta della Breva
con il motore 1200 della Norge. La Sport si distingue dalla Breva 1100
per i dischi a margherita anteriori,una mappatura inedita dell'iniezione
e per il cupolino dedicato che ingloba il faro anteriore. Viene messo
a disposizione anche un Kit ufficiale racing che porta il motore al oltre 100 CV.
Contro il parere dei concessionari la dirigenza Guzzi decide di adottare
la Sport di una posizione di guida sdraiata che di fatto rende pesante
e stancante la guida. Un altro errore che si ripercuote sulle vendite.
La nuova gestione e la rinnovata vitalità progettuale e commerciale comincia
subito a produrre risultati incoraggianti. La mattina del giorno 11 settembre 2006
viene prodotta a Mandello la decimillesima moto dell'anno (si tratta di una 1200Sport),
una crescita costante che è passata dalle 4.000 moto scarse del 2004 alle 7.000
del 2005, per giungere alle oltre 10.000 del 2006. Per ritrovare lo
stesso volume produttivo bisogna fare un salto indietro di oltre vent'anni,
per l'esattezza al 1983.

Il Gruppo Piaggio nel biennio 2006-07 investe anche sulla storica fabbrica,
rinnovando la linea di assemblaggio motori, alla quale se ne aggiungerà
una seconda dopo qualche mese.
Al salone di Milano del 2007 Guzzi presenta la Griso 1200 8V.
La Nacked rivista nella posizione di guida dotata di un nuovissimo motore
a 4 valvole per cilindro accreditato di 110 CV e una coppia di 11 Kgm.
Viene presentata anche una nuova Nacked-Custom chiamata Bellagio con un motore
2 valvole di 940 cc e 75 Cv. Dotata di ruote a raggi, con un grosso pneumatico
posteriore e una sella comoda che offre la possibilita' di usare la Bellagio
anche per viaggiare. Di gran pregio il doppio silenziatore sovrapposto che fa da contraltare alla trasmissione
CARC. Il serbatoio e' lo stesso della California.


Bellagio 940

Nel 2007 con un maggior supporto della Casa Madre e dell'importatore americano,
Gianfranco Guareschi e la sua MGS-01 motorizzata BigBore, un motore potenziato e modificato,
si ripresentano al via della “Daytona Speed Week", non più nelle vesti di outsider.
Le aspettative non vengono disattese, e per il secondo anno consecutivo, dopo due gare tiratissime,
è ancora una doppia vittoria nella classe 'BOT-Battle of Twins',
dove riesce a prevalere anche di fronte all'esordiente Ducati 1098.
Nella classe libera, Sound of Thunder ,la vittoria sfugge per poco,
ma il secondo posto assoluto resta comunque un ottimo risultato.
Il Guaro mette così il sigillo numero 3.332 alla lista delle vittorie Moto Guzzi in competizioni ufficiali.
Da sottolineare il fatto che a questa seconda partecipazione la MGS-01 ha
subito un notevole sviluppo, essendo ora dotata di raffreddamento a liquido per
una cilindrata totale portata a 1.350 cc e una potenza di oltre 170 Cv.
Nel 2008 viene presentato l'ultimo progetto che Aprilia aveva commissionato alla
Marabese Design, la Stelvio 1200. Una maxi enduro dalla linea molto decisa.
Nel 2010 arriva la NTX variante della Stelvio dedicata agli amanti dei grandi raid.




Stelvio NTX

Piaggio nel 2008 trasferisce l'ufficio progettazione a Noale, mentre a fine anno
partono i lavori di ristrutturazione degli stabilimenti di via Parodi 57, con progetto e concessione edilizia
già appese sull'esterno della fabbrica. L'operazione ha causato la messa in cassa integrazione
di buona parte degli impiegati e il sorgere di numerose polemiche.


V7 Caffe' Classic

Nel 2008 le V7 Classic e Caffe' Racer prendono il posto della Breva 750.
Dotate sempre della stessa meccanica della Breva, hanno nuove sovrastrutture
che in chiave nostalgica si rifanno alla V7 degli anni '70.


V12 Strada


Motard X


V12 LM


Norge 1200 8V

Al 67° Salone Internazionale del Motociclo di Milano del 2009, oltre
alla rinnovata Norge,vengono presentati tre prototipi denominati rispettivamente V12 LM,
V12 Strada e V12 X. Le tre avveniristiche motociclette, disegnate da Pierre Terblanche
e Miguel Galluzzi, chiamati in Piaggio per progettare le Guzzi del futuro,
riscuotono enorme successo guadagnando dalla Motorcycle Design Association Award (associazione di design che vanta
165 membri distribuiti in quattro continenti) il riconoscimento quali migliori modelli presentati
al motosalone. I tre prototipi potrebbero rappresentare le nuove linee di motociclette
in grado di rilanciare definitivamente il marchio Moto Guzzi al successo commerciale
e sportivo.



A Mandello del Lario (LC) in via E.V. Parodi 57 esiste, all'interno
della fabbrica, il museo della Moto Guzzi che e' aperto al pubblico.
Espone la maggior parte dei modelli creati dalla Guzzi e non
più in commercio, più alcuni modelli prototipo creati in poche copie e
mai usciti dallo stabilimento.
E' presente anche il prototipo G.P. Del 1919.





Ultima analisi:


Le Guzzi sono affascinanti, affidabili, robuste e belle da guidare.
Il V2 montato sulle Nevada,Norge o California e' in grado di
superare i 150.000 Km senza il minimo problema.
E in giro e' facile incontrare guzzisti con piu' di 350.000 Km
sulla propria moto che difficilmente cambierebbero.
La nuova dirigenza ha dimostrato di non credere nel prodotto Guzzi,
per un momento si vociferava che la Piaggio se ne volesse sbarazzare, poi
e' arrivata la smentita. Resta il fatto che i vari amministatori
delegati e uomini del marketing si sono succeduti quasi al ritmo
delle stagioni senza riuscire a trovare la giusta ricetta per il rilancio del marchio.
Anche i listini prezzi anno contribuito a danneggiare l'immagine Guzzi.
Infatti quando sono uscite le nuove moto dopo il 2005 i listini
prezzi erano a immagine e sommiglianza della concorrenza tedesca senza dare
la stessa qualita' di rifiniture e qualita' di materiali. Alcuni modelli
sono stati messi in vendita ancora in versione preserie e solo
piu' tardi i tecnici hanno eliminato i problemi con richiami ufficiali.
I prezzi tutt'ora sono molto variabili,tra sconti ufficiali e
ufficiosi che non fanno altro che generare confusione a quei potenziali clienti
che di Guzzi non sanno nulla se non che fa belle moto.
Io consiglierei di abbassare i prezzi e lavorare sulle rifiniture per
dare un prodotto molto apetibile.
Serve una nuova gamma che vada a colmare il vuoto tra
le piccole V7 e Nevada e le grandi 1200.
Insomma i problemi (e ci sono), non sono da ricercare nelle
moto, casomai nella dirigenza che naviga a vista senza interpellare noi
che le moto le guidiamo ogni giorno ne i concessionari che le vendono.
Per concludere,Guzzi e' una storia importante e una moto con l'Anima.
Il 2011 ricorre il 90° compleanno della Moto Guzzi, speriamo che
gli uomini "venuti da Pontedera e Noale" riescano a comprendere l'anima che
si annida nel motore di una grande moto italiana...e ci regalino qualcosa
di veramente speciale.


bradipo



Fonti utilizzate:

-sito della Moto Guzzi
-sito della Polizia di Stato
-il libro della storia della Guzzi
di Mario Colombo
-Wikipedia
-l'articolo di Luigi Rivola
su DueRuote di settembre 2010
-Sito della concessionaria Agostini
-Motoclub Tenni Treviso
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