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Originariamente inviata da Sv650s
Vi segnalo questo articolo di Cristiano Gatti de "Il Giornale" che fa un'amara autocritica su come è stato "trattato" il caso sulla stampa, ma che secondo me riguarda un po' tutti noi "spettatori".
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L'articolo l'ho trovato opportunista.
Si tratta semplicemente di un morto che non viene dato in pasto al circo mediatico.
Maggior rispetto così.
Quando dice:
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Benché precocioni, i 13enni solitamente vanno a sbattere correndo il gran premio della playstation, o caso mai si sbucciano le ginocchia cadendo dalla mountain-bike. Questa è una cosa enormemente più grande, più assurda, più mostruosa.
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è anche ipocrita.
Perché di tutti i 14enni che sono morti sul motorino andando a scuola se ne è perso il conto.
Andavano a scuola per costruire il loro futuro, esattamente quello che stava facendo il piccolo motociclista.
Però dire che è morto a Indianapolis fa molto scalpore.
Il mio amico è morto in una pista da supermotard di Rieti, molto più lenta di Indianapolis e soprattutto meno blasonata...
Per morire basta andare a 40 all'ora ed essere molto sfigati.
Perché non vi scagliate contro i bambini prodigio della musica, del cinema, delle scienze, quelli che vanno all'università a 10 anni...
Capisco...
Certamente fare sciacallaggio sul sangue di Indianapolis è più gustoso che prendersela con un pianista di 5 anni che gira il mondo a fare concerti o contro i genitori di un 14enne morto a bordo del suo 50ino mentre andava a scuola.