Intervengo solo per dire che io ho vissuto per ragioni di lavoro un certo tempo in Norvegia precisamente a Bergen, e non si possono fare con facilita' paragoni fra due culture cosi' diverse. Per strada c'e' una attenzione maniacale ai limiti di velocita', esattamente come maniacale e' il rispetto delle regole e tra persone, per non parlare dell'uguaglianza fra sessi, ma il venerdi' e il sabato si aprono le gabbie e tutti si riversano nei locali per il rito della sbronza collettiva. Si parla normalmente di litri di birra pro capite che vengono ingurgitati a forza e 'espulsi' con estrema naturalezza per far spazio ad altra birra. Un po' come i romani che vomitavano ai banchetti. Sono stato invitato molto carinamente dagli amici norvegesi piu' volte e tutti si adattavano a parlarmi inglese per farmi partecipe delle loro chiacchiere, ma devo dire che mai ho visto persone bere cosi' tanto in una sola serata. Io alla settima media cominciavo ad avere in odio la birra, per loro era solo l'inizio, una visitina al vespasiano e via andare. La 'serata' poi in estate non finisce praticamente mai, perche' il sole non tramonta e percio' dopo il locale tutti a smaltire la sbronza in giro per parchi e prati. Ovviamente non guida nessuno, tutti prendono il taxi per andare a casa e la polizia ha il suo bel da fare per calmare gli animi ottenebrati dai fumi dell'alcool. La domenica tutto torna tranquillo in attesa del lunedi'... E questo e' comprensibile se pensate che fino ad aprile si fatica ad uscire di casa e gia' ad ottobre le ore di luce sono pochissime e ricompare la neve.
Mai pero' ho incontrato un popolo cosi' ospitale e generoso, capace di gesti di una dolcezza e cortesia estrema, come mai dimentichero' la concezione del rapporto fra sessi che esiste in quel paese.
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Credo che riuscire a fare una sorpresa a Dio, sarebbe la cosa che più lo divertirebbe.
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