Alla fine del 2003 chiusi una relazione di due anni e mezzo da cui uscii devastato. Non ero mai partito da solo, e decisi tra mille dubbi di andare a Londra; allora la mia anima di viaggitore motociclista era appena abbozzata.
Stavo veramente di merda e mi stavo mettendo di mia spontanea volontà in un casino che non avevo mai sperimentato: cinque giorni solo come un cane in un luogo mai visto. Una paura fottuta.
La mattina dell'ultimo giorno mi trovavo nei Kensington Gardens. Era gennaio: un freddo cane e un sole spettacolare. Feci un giro del parco, poi tornando verso l'uscita trovai una panchina: era una di quelle con l'iscrizione... c'era scritto "Pam Weisweiler was here. Do sit and enjoy life" . Mi sedetti su quella panchina a riflettere e ci passai una buona mezz'ora: pensai a questa fantomatica Pam che probabilmente non era più di questo mondo e che non poteva più godersi mattinate come quella. E tutti i miei casini mi sembrarono cazzate, enormi cazzate. In fondo avevo provato a me stesso che potevo farcela senza l'aiuto di nessuno, e stare lì su quella panchina era come la chiusura di un cerchio.
Oggi se mi va parto: preferibilmente in moto ma anche senza moto. Sono stato in tanti posti... perfino due settimane in Giappone da solo e senza parlare una parola di giapponese: se uno non si perde nella metro di Tokyo può fare quasi qualsiasi viaggio.
Sarà stupido ma quella panchina mi cambiò la vita: cerca la tua "panchina" e poi potrai andare da solo dovunque...
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Uomo barbuto dalle moto rosse (cit.)
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