Penultima puntata (la prossima solo riassunto) - ottima esperienza off-road
Scritta leggermente acciaccato

sul traghetto Igoumenitsa-Ancona
Giovedi 3 Giugno
Partiamo da Gallipoli direzione Meteore, altre sgroppata da 700 km. Facciamo una divagazione fuori dall’autostrada prima di Salonicco, splendide stradine curvacee e gustose, poi altrettanto gustosa la strada per arrivare a Kalampaka.
Albergo, cena
Venerdi’ 4 giugno:
L’ultimo giorno procede tra un giro alle Meteore, spettacolari anch’esse…..
Dopodichè, dato che abbiamo il traghetto in ora tarda (partenza alle 11 da Igoumenitsa) rimaniamo in splendido relax nella piscina dell’albergo, dalla quale ci allontaniamo solamente per un veloce pranzetto in una vicina taverna.
Ore 15.15 cominciamo a prepararci con mooolta calma, poco prima delle 16 partiamo con l’intenzione di arrivare ad Igoumenitsa facendo la vecchia strada ed evitando of course l’autostrada.
Pero’….
Pero’….
Sarà che Maurizio mi raccontava delle noiosissime lunghe ore passate al porto in attesa dell’imbarco e quindi probabilmente a livello inconscio cerco qualche diversivo che ci aiuti a passare il tempo…
Sara’ che dopo aver passato due settimane immerso negli “assaggi” gastronomici turchi e greci (innumerevoli tipi di Kebab, Kofte, Muslaka Tsatsimi eccetera) non riesco a rinunciare ad un ultimo assaggio…
DECIDO DI ASSAGGIARE L’ASFALTO GRECO
Alla PRIMA curva, forse per eccessiva confidenza, boh, a un certo punto il manubrio comincia a sbacchettare sempre piu’ forte, provo a correggere ma non riesco e sbadabam. Da dietro, Maurizio mi dirà di avermi visto in leggera scivolata col posteriore, convinto che sarei riuscito a correggere, e poi mi ha visto oscillare tra destra e sinistra fino alla caduta.
L’asfalto era si liscio ma pulito porcaccia misera…. va a capire….
L’unica cosa che mi consola si fa per dire è che ci sono altre segni di mezzi che hanno cercato di fare off-road da quella curva, e ogni tanto si sentono delle gomme fare dei bei fischi…
Mi rialzo, sto benissimo (i vecchi Dainese hanno fatto il loro sporco lavoro, la giacca Revit anche, i guanti Spidi pure, tutto quanto graffiato ma io a posto),
corro verso la moto per spegnerla….. Porca zozza, olio per terra……. Da condirci 4 metri cubi di insalata……
Evidentemente un gentile sasso greco ha deciso di provare se era piu’ duro lui o il coperchio della testata cilindro desto, il risultato è a tutto favore del sasso, che vince a mani basse.
Non sono molto lucido, passa un poco di tempo tra fermate di una macchina della polizia (io non li cago neanche di striscio, se li gestisce Maurizio), fermate di gentilissime persone che chiedono se possono fare qualcosa, telefonate al Automobile Club svizzero eccetera.
Il problema è:
- la moto ha 115.000 km, del 2003
- il trasporto in Svizzera potrebbe bessere troppo oneroso
- abbiamo il traghetto alle 23.00
- cosa fare?? Possiamo lasciare la moto alla prima officina e io potrei raggiungere Igoumenitsa coi mezzi pubblici, e organizzare riparazione in loco per poi ripassarla a prendere,,,,, Boh. Possiamo lasciare la moto alla prima officina BMW e nel caso potrei trattenermi un paio di giorni in piu’ per rientrare direttamente io col veicolo riparato… Boh,
Per il resto la moto non sembra aver subito altre danni importanti i.e. telaistica, circuiti, ecc.
Alla fine registrero':
- freccia ant. sx
- faro
- gancio valigia dx
Arriva il carro attrezzi chiamato dal ACS svizzero, concordato il trasporto alla piu’ vicina officina BMW, a Trikala - anche se ci dicono che forse ma forse chiude alle 17.00.… Carico moto un poco difficoltoso ma in tre ce la facciamo, poi la strada per Trikala mi sembra lunghissima, anche per via di alcuni mezzi trasporto non propriamente veloci che ingombrano la strada, sono sempre piu’ incerto.. E immagino il caldo che il povero Maurizio sta soffrendo, seguendo il carro attrezzi.
Arriviamo in officina,
è una nuova officina macchine moto, per il momento piccola ma di fianco stanno costruendo qualcosa, boh… Ci sono presenti il titolare e un aiutante, sembra che non abbiano il pezzo di ricambio li’, il capo prende su il suo GS e va a “casa” a cercare se per caso…
Rimango in officina, incrociando tutte le dita che posso incrociare, nel frattempo mi stanno venendo fuori le botte - scopriro’ la sera una deliziosa macchia color melanzana sulla coscia destra, peccato non ci sia possibilità di andare in piscina perchè fa un delizioso pendant con il mio costume.
Torna, non ha trovato il pezzo mannaggia porco di qui e porco di la, poi trova e prova un coperchio di risulta di un GS e vaiiiii, riparazione effettuata. Rifornimento olio. Possiamo ripartire..
Il tizio (in mancanza di meglio per il momento lo chiamo il tizio, perchè ho solo il biglietto da visita in greco e non mi ricordo il norme, si dovrebbe scrivere credo SAKHS D. KWTOULAS) per
- un oretta di sbattimento (andare cercare trovare eccetera)
- un coperchio si di risulta, ma pur sempre un coperchio
- un kilogrammino d’olio
mi chiede esattamente…
UNA STRETTA DI MANO, “I am a Biker too“ e non c’è verso di convincerlo.
Non faccio alcun commento in merito, credo non ce ne sia bisogno.
Sia pur con la freccia anteriore sinistra sbriciolata da qualche parte in una curva greca, il vetro del fanale rotto e mancante della metà superiore, ma con la lampadina tuttora funzionante e la valigia fissata a cinghie possiamo prendere la strada per Igoumenitsa, dove arriviamo alle 21,30 circa in tempo per il check-in, per un veloce doner Kebab al Terminal dei traghetti, e infine verso le 23 imbarchiamo le moto. Naturalmente ormai le botte mi sono uscite tutte e tra il dolore al piede post-Istanbul, e i nuovi dolorini al fianco dx e intercostale sx sono leggermente acciaccato.
La notte dormo come un ghiro anzi due, al mattino sono leggermente migliorato e scrivo questo resocontino. Tra un qualche ora si arriva ad Ancona, e si potrà definire chiuso il giretto.