Il 90% dei viaggi in moto, li ho sempre fatti da solo.
Il 5% con mia moglie, e la rimanenza in gruppo.
Viaggiare da solo ti consente la massima autonomia ed indipendenza da qualsiasi vincolo di orario, posto in cui dormire, cibi da mangiare, percorrenze, ecc.
Quando viaggiavo da solo, ad essere sincero, ero meno teso, piu' sereno, e piu tranquillo.
Alla fine, o durante il viaggio, conoscevo sempre altra gente, alla quale se volevo, mi aggregavo, o continuavo per la mia strada.
Volevo dormire per terra sotto le stelle, lo facevo, volevo fermarmi in una casa, lo facevo, volevo fermarmi a pisciare vicino ad un albero, lo facevo. Questo è il senso.
Per le riparazioni e le emergenze, fortunatamente, trovavo sempre qualcuno disposto a darmi una mano. Certo, non mi manca l'intraprendenza.
Quando ho effettuato viaggi, con mia moglie dietro, non ti nascondo, che ne sentivo la piena responsabilità, e ci tenevo che ogni cosa andasse bene.
Quando invece, ho provato a fare alcuni viaggi in gruppo, non mi sono trovato bene. Non fa parte del mio modo di essere, e, non so adeguarmi agli altri. Il viaggio per me, fatto in quel modo, diventa una sofferenza.
La collaborazione, di sicuro è maggiore nel caso di un imprevisto, certo, anche se, mi vien da pensare che alle volte le migliori amicizie si rovinano proprio durante questi viaggi.
Saro' un asociale, saro' un lupo solitario, ma questo è il mio parere.
Concludo dicendoti che, la sensazione che provi quando sei solo con i tuoi pensieri sotto il casco, spensierato, e ti godi quello che hai intorno, senza sapere di avere dei vincoli per seguire quello o per farti seguire da quello, è impagabile.
Così come è indescrivibile la sensazione che si prova, quando ci si ferma in una stazione di servizio, e tu arrivi lì, da solo con la tua moto, e c'è un gruppo di motociclisti che ha il piacere di scambiare due chiacchiere con te.