ci sono due famiglie di VFR ben distinte.
La prima '86 e '87 -identica a parte le levette di comando dell'ammortizzatore posteriore- e` nata per essere usata nel -allora ai primordi- mondiale superbike. Era disponibile il kit HRC che fra le altre cose comprendeva carter in magnesio e una diversa elettronica con diversa sequenza di accensione. Forcella e forcellone, cerchi da 17" al posto del 16 e 18 e tubo in titanio completavano l'opera. Il kit costava molto piu` della moto.
Hanno vinto tutto in tutti i campionati in quei due anni.
La concorrenza veniva dalla Yamaha FZ750 con pochi cavalli in meno ma che pagava un dazio immenso in fatto di coppia e freni e dalla GSX 750R versione monoposto, che era inferiore in tutto malgrado un'apparenza molto corsaiola.
Poi nel '88 e` arrivata la RC30 e alla VFR "normale" e` stata cambiata la personalita` da moto agonistica a gran turismo. Si e` appesantita un po', la plancia strumenti arricchita, sospensioni e geometria modificate. Ruote da 17". Tutta un'altra cosa malgrado rimanesse il meglio che il mercato potesse offrire quanto a fruibilita` stradale.
Specialmente la ruota anteriore da 17" ha tolto molto dell'agilita` che faceva della prima serie un gioiello da portare sulle strade tortuose.
Negli anni e serie successive ci si e` sempre piu` allontanati dal carattere sportivo per entrare nel turistico andante. Sicuramente sempre bellissime moto ma forse con una personalita` meno spiccata rispetto alle progenitrici.
Mi permetto di sostenere -e vedo gia` la valanga di critiche- che una VFR prima serie IN STRADA, guidata come si deve nel misto sia veloce che stretto non ha nessun problema a tener testa alle supersportive moderne -rettilinei a parte visto ce disponeva di 105 cv-. Ovviamente sarebbe imprendibile da qualsiasi GS su qualunque percorso stradale.
Se poi si riuscisse a trovarne una con kit HRC e metterla in strada... allora il divertimento a vita sarebbe garantito.
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la misère accroit l'ignorance, l'ignorance accroit la misère. [Mme De Staêl]
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