LAS AMERICAS 2009-10 di Italo Barazzutti
Buenos Aires Argentina 26 novembre
Sceso di una trentina di paralleli ora ai 30 gradi centigra di Buenos Aires mi sembra quasi freschino...
Sebbene qualche sosta qua e là ho fatto delle belle tirate in questi giorni, prendendo sempre delle gran quantità di pioggia. Le regioni di Corrientes e di Missiones, nel nord dell'Argentina, caratterizzate da estensive piantagioni di pini e grandi allevamenti di bovini, erano a tratti completamente allagate per le esondazioni dei fiumi che l'attraversano. Penoso vedere migliai di vacche pascolare immerse in un metro d'acqua...
Sebbene non immerso, durante questi ultimi giorni mi sono ben ben lavato anch'io! La giacca della tuta antipioggia dopo 15 anni di onorato servizio (l'ho comprata nel '94 insieme alla moto...) ha capitolato e non vuole più saperne...!! :-((
La Regina invece è instancabile,sebbene ultimamente richiedesse olio fresco. Quando lo fa, alza leggermente il timbro di voce e diventa un po' più "ruvidina". Ovviamente io da cavaliere attento e fedele servitore l'ho subito accontentata, approf*****ndo dell'occasione per ripassare a salutare quel bravissimo meccanico che me l'ha rimessa in sesto dopo l'incidente. È un giapponese figlio di immigrati da diverse generazioni. ma sebbene si senta brasiliano a tutti gli effetti non ha perso quella precisione e pignoleria che accomuna tutti i giapponesi.
Fin qui, ho percorso circa 15.000 km da che sono sbarcato a Buenos Aires il 4 settembre scorso; quasi 18.000 considerando gli oltre 2000 km per raggiungere il porto di Bilbao. Non ci crederete ma le gomme non sono neanche a metà vita!!! Merito della tecnologia Metzeler?? O della magica Thelma???? eh eh
Boh... non lo so ma mi piace pensare che il merito vada equamente condiviso, e credo non sia utopistico pensare di sostituirle solo negli States, dopo non meno di 40.000 km percorsi...!!!
A parte questo la guida in Argentina è decisamente più rilassante; il traffico pesante non è neanche paragonabile a quello brasiliano!
Il Brasile, grande come un continente, non ha ferrovie e movimenta tutte le merci su gomma La "via della soja" (è il Brasile il più grande produttore di soja al mondo) quella che dai vari punti di raccolta in Mato Grosso punta verso i porti commericiali dell'Atlantico, è percorsa dai lunghissimi e pesantissimi B-train: autoarticolati a doppio rimorchio. In particolare da Rondonopolis a Cujabà, circa 250 km, è uno dei tratti più brutti di cui abbia memoria. Carreggiate senza accostamento laterale (pericolosissimo fermarsi...) camion in colonna che si sorpassano fra di loro. Buchi impressionanti ed il manto d'asfalto arroventato dalla calura, a tratti è spaventosamente deformato dal peso dei camion stessi...
Non ho alcuna nostalgia delle strade brasilere, ma del calore della sua gente ragazzi... E pensare che senza l'incidente forse non avrei avuto il modo di apprezzarlo così?!? Dio Ti ringrazio per avermi obbligato ad Icaraima, facendomi conoscere un angolo di mondo così sperduto e meraviglioso. E Ti ringrazierò ancora... se ora vorrai sostenermi fino alla "fine del mondo" !! :-)))))))
P.S. Mi giungono parecchie richieste di post più frequenti e numerosi... Certo piacerebbe anche a me ma sono così impegnato che... Comunque cercherò di accontentarvi, con tutto il sostegno che mi date ve lo meritate eccome... :-)
Un abbraccio dal vostro Italone presto in partenza per la Tierra dle Fuego
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