Consiglio personale, che porto avanti su tutte le moto che ho posseduto: prima di tutto fare il SAG. Porta via mezza giornata la prima volta (e non più di un'ora le successive), ma ne vale la pena.
Come procedere: segnarsi tutti i parametri dei mono allo stato di partenza su di un foglietto (quanti click in estensione, compressione dal tutto chiuso e quanti mm di precarico o giri di manopola se hai il controllo remoto)
Mi raccomando di non prendere alla leggera questa fase, perchè (parlo per errori fatti da me stesso medesimo) poi non ci si capisce più nulla ed è un gran casino!
Comunque sia, il passo successivo è quello di settare la parte elastica delle sospensioni, cioè le molle: si svitano tutti i freni (compressione ed estensione, alte e basse velocità) e si alza la ruota posteriore da terra.
Si prende un riferimento, tipo una vite sul codone, lo spigolo della targa (o altro che sia fisso e si possa ripetere la misurazione), e si misura dal punto fisso, ad un altro sul braccio posteriore (ad esempio una vite della pinza del freno)
Si fa appoggiare la ruota a terra e con la moto dritta (senza cavalletti però!

) si rimisura.
Poi sali sulla moto, fai lavorare un po' la sospensione su e giù

e con entrambi i piedi sollevati (appoggiati con il gomito al muro) rimisuri.
La differenza tra il primo valore (ruota alzata da terra e sospenzione completamente estesa) e gli altri due, ti danno un valore: questo deve entrare in certi parametri che sono contenuti in una tabella, che adesso non ho sotto mano, ma la posso recuperare.
Se il valore è troppo basso o troppo alto, bisognerà agire sul precarico. Se anche agendo sul precarico non ri rientra nei parametri, la costante elastica della molla è sbagliata per il ns. peso.
Stessa operazione si deve fare per la sospensione anteriore.
Solo dopo queste operazioni, si passa alla parte idraulica, non prima.
Tenete conto che una volta fatta l'operazione sul precarico, praticamente non lo toccherete più, se non quando andrete in vacanza stracarichi dei trucchi della vostra Lei..
Parte idraulica
- estensione: far scorrere in su e giù la moto; noterete che spingendo verso il basso (codone o manubri) e facendoli salire liberamente, salirano e poi scenderanno di poco.
Chiudendo via via l'idraulica in estensione, vi accorgerete che la sospensione si estenderà ma non tenderà a ridiscendere. La giusta via di mezzo è quella in cui ridiscende appena e non ridiscende affatto. Inoltre, in questo modo, la sospensione si estende in circa 1 secondo, che per strada è un valore che media il comfort con una guida allegra...
- compressione: qui va molto a gusti, c'è a chi piace un po' più sostenuta e chi privilegia il comfort su buche e dossi...
Diciamo che queste sono le idee base, da cui poi partire con la personalizzazione delle regolazioni, ma ripeto, la fase più importante è il SAG!
Buon divertimento, se avete dubbi, ditemi pure!
Ciaooo!