qualita' percepita, qualita' vera e palle varie...
solleticato dal thread sul gs 800, ma non volendo entrarci di nuovo in quanto degenerato, vorrei per divertimento del lunedi mattino paralre un poco di questi argomenti perche' invero da quando lavoro nell'industria (20 anni...) mi han sempre affascinato.
Innanzitutto, e' chiaro che c'e' chi ne mastica di piu', per passione o per mestiere, ma e' altrettanto vero che un prodotto lo vendi se ben reputato anche da ch non ne mastica per niente.Mettiamo da parte il fattore moda o il fattore bellezza e veniamo ad aspetti che molti mescolano ma sono nettamente separati. Qui davvero si puo' divertirsi a fare discorsi "fini" e imparare un po' da tutti senza ridicoli talebanismi.Anzi, e' interessante la filosofia delle case e delle nazioni.
Separiamo le tre questioni che molti mescolano.
razionalita' costruttiva
qualita' percepita
qualita'reale
e facciamo qualche esempio, mi piacerebbe averne anche da voi per fare una discussione interessante e costruttiva.
Per me BMW in molti casi e' stata un esempio di razionalita' costruttiva, e a tal riguardo per me il capolavoro sono i K a sogliola.Dato che io guardo alla accessibilita' meccanica come a una dote importantissima meglio dei K non esiste.
Erano moto costruite molto solidamente, molto collaudate. Ben dimensionate.Moto di qualita' reale.Ma l'occhio del "lezioso" facilmente le avrebbe ritenute un po' grezze, con quelle fusioni ruvidissime. DOve si vede una differenza di qualita' "percepita"? nel fatto che su questo aspetto le jap curano il dettaglio spesso inutile ma appariscente e appagante. Non troverete su una BMW un forcellone lucidato, non troverete una piastra forcella frutto di una fusione ma poi passata sotto una fresa per dare l'estetica del ricavato dal pieno (cosa trovabile su una banalissima fazer).Non troverete come in passato i coperchi dei carburatori cromati nella parte in vista e neri per quelli interni. Queste cose non sono qualita' vera perche' non danno niente come "sostanza",ma appagano l'occhio e quindi danno qualita' percepita. COme una verniciatura brillante e curata, una plastica ben accostata e montata. Poi magari per smontarla ci sono 10 viti mentre su un'altra 2 sganci rapidi (miglior razionalita' costruttiva).
Tempo fa con Skito parlavamo dell'occhiello di fissaggio forcellone sul gs 1200. Di primo acchito fa schifo, con quei tubi saldati di testa. Poi ci ho pensato meglio...e' una fusione e certamente ha l'invito per i tubi confluenti. QUindi e' precisissima dimensionalmente e robusta. E' un paradossale esempio di scelta qualitativamente ottima e sofisticata, ma che come percepito all'occhio del non espertissimo sembra una schifezza.
Su una enduro la qualita' vera e' razionalita' costruttiva, facilita' di ogni smontaggio, protezione dei vari organi alle cadute, poche viti e di pochi tipi diversi. Se una vernice e' poco brillante ma robusta e' meglio.Chiaramente su una stradale i concetti cambiano,su una supersportiva tutto e' lisciato e leccato all'inverosimile.
Ecco quindi che le cose si complicano, qualita' reale e percepita son diverse per stradali e fuoristrada, ma la razionalita' costruttiva deve riguardare sempre tutte.
Potrei andare avanti un sacco a parlare di questi argomenti.... e mi piacerebbe che si potesse discuterne da utenti maturi e sgamati, senza talebanismi e senza farci prendere in giro dai markettari...
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