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Originariamente inviata da Toro
è quello il bello di avere moto del genere. le accendi ed entri in una situazione diversa.
in montagna ti sverniciano se solo ti azzardi ad imbastire una gara perchè devi fare i conti con ciclistiche diverse. in città non stai a culo delle macchine perchè se bisogna frenare non godi degli stessi impianti delle moto di adesso.
sono senza dubbio mezzi non paragonabili alle moto di oggi ma il segreto, lo hanno già scritto, è semplicemente nella testa di colui che le guida che ad ogni curva gode, di ogni frenata pensa, ad ogni scalata o marcia inserita non pensa alla potenza, bensì ad altro. la definizione di altro, per me, è quel piacere di sentirsi padrone
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quando guido il mio 65 ogni tanto mi sento Rem Fowler... questo a conferma dell'obsolescenza del mezzo