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Si chiama naked la moda del momento e fra le moto "nude", cioè prive di carenature, cupolini e altre appendici aerodinamiche che poco hanno a che fare con le linee pure della moto "vera", è firmata MV Brutale la più bella realizzazione. La creatura di Massimo Tamburini, che in precedenza ha disegnato la sportiva MV F4, è apprezzata anche dai designer delle Case concorrenti oltre che dal pubblico. È una moto curatissima nei dettagli eppure essenziale, unica nelle scelte tecniche sportive, elegante e aggressiva insieme. Nell'ultimo anno è stata proprio la Brutale 750 a far ripartire la produzione MV dopo il passaggio alla proprietà Proton. E adesso che gli altri costruttori hanno calato gli assi nelle maxi naked, vedi la Kawasaki Z1000, la Triumph Speed Triple 1050, la Benelli TNT 1130 o la KTM Superduke 990, in MV tirano fuori dal cilindro un nuovo motore di 909 cc che rimette in discussione le gerarchie. La nuova Brutale 910 sta arrivando nelle concessionarie al prezzo di 14.990 euro, una quotazione non certo contenuta, ma non sbilanciata per una moto che ha la qualità, più della presunzione, d'essere esclusiva. Il quattro cilindri bialbero, con 4 valvole per cilindro a originale disposizione radiale, alimentazione a iniezione e cambio a sei marce estraibile (come sulle moto da corsa) non è cambiato esternamente per poter sfruttare il telaio precedente senza rinunciare agli equilibri ciclistici raggiunti, ma è nuovo all'interno. Perché ha alesaggio e corsa aumentate (76x50,1 mm invece di 73,8x43,8 mm) e rapporto di compressione cresciuto. La coppia sfiora i 10 kgm a 7900 giri e la potenza è così salita a 136 cavalli a 11.000 giri; il raffronto con la Brutale 750 è particolarmente significativo: 21 cv in più a 5000 giri e addirittura 29 in più a 8000 giri. Se si considera che l'aumento di velocità massima e di soli 7 km/h (la nuova Brutale raggiungerebbe i 257 km/h) si comprende quanta accelerazione e ripresa offra in più la nuova versione.
E il dato motoristico diventa ancora più interessante se si guarda al peso, salito appena da 179 a 185 kg a secco. La Brutale 910 è quindi vincente nel rapporto peso/potenza rispetto alle rivali. E poi sfoggia un atipico, per i motori a 4 cilindri almeno, telaio in traliccio di tubi d'acciaio che offre rigidezza, poco ingombro, raffreddamento e accessibilità al motore. Confermati la forcella rovesciata da ben 50 mm, le pinze freno Nissin a 6 pistoncini, il forcellone monobraccio e nuove le pedane regolabili della F4 1000. L'opzione cromatica prevede telaio rosso oppure antracite, carrozzeria in nero, rosso, oppure argento e le selle di pilota e passeggero in nero o in rosso. Buona scelta.