c'è un istinto naturale che spinge l'uomo ad entrare nel clan che identifica come dominante, e spesso cerca di farlo cercando di edulcorare le discriminanti all'ingresso.
Una volta ottenuta l'ammissione, è suo subseguente obiettivo il reinnalzamento di tali discriminanti, badando a non perdere il privilegio acquisito.
Vorremmo poter comprare un boxer a mille euro, per un'offerta riservata solo a pochi fortunati. Nonappena ottenuto il boxerone, saremmo tutti entusiasti di scoprire che "magicamente" il prezzo si è ricollocato sui 20mila euro.
Secondo me si fa' discriminante solo sull'ordine di grandezza del prezzo di una determinata linea di moto.
Le "K" sono sempre state molto care, quindi, magari storcendo un po' il naso, ma si sono metabolizzati i soglioloni prima, e persino i fronte marcia poi.
Le "F" sono sempre state percepite come "entry level", specie le mono, sono state quindi ghettizzate da subito.
Ora la GS800 costa un po', quindi qualcuno la accarezza come potenziale outsider, si, ma comunque parente.
Dai, parliamo di moto, di un'industria, che ha come fine il fatturato.
Si parla di "mission"; per bacco, mission? Scovatemi un'azienda che ha una bella targa con scritto all'ingresso "nostra missione e memento è inculare il più possibile il privato cittadino accantonando il maggior profitto possibile" e giuro che gli mando immediatamente il mio CV.
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tante jap, poi RT, poi K poi GS poi ancora RT, ma anche scooteroni vari...adesso...R1250GS ADV
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