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Originariamente inviata da pacpeter
a nessuno è mai venuto in mente che fare un corso di guida serve sopratutto a migliorare la padronanza del mezzo e ad evitare prima e/o gestire meglio poi imprevisti e situazioni di emergenza?
e non ad andare più forte?
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peter converrai con me che, siccome in moto non ci andiamo per lavoro ma per divertimento, è assolutamente fatale che levando sempre più rigidità ed errori di valutazione e di esecuzione, il passo medio ideale (cioè su tratto "guidato" pulito godibile e poco trafficato) per molti tenda ad alzarsi.
io sono personalmente convinto che si cada ecc. per lo più per colpa propria, e rischia più uno complessato rigido e inesperto andando a media X che uno un po' più disteso e padrone della situazione a media x+10, per dire.
ma non siamo ipocriti: la maggior parte delle "stupidaggini" che impostazioni come quelle del Commo ti aiutano a toglierti, ti fanno rendere di più anche sul terreno del passo, è inevitabile e trovo completamente assurdo e moralistico pretendere di negarlo. certo, la gerarchia ragionevole, specie superato l'entusiasmo del neofita, è diventare
molto più sicuri,
parecchio più belli,
un po' più efficaci/veloci. ma negare l'ultimo sarebbe assurdo.
io posso testimoniarlo per conto mio: andare in moto "male" è meno divertente che andarci un po' meglio, oltre a generare DAL NULLA occasioni di insicurezza.
è raro che una persona che guida male sia veloce (anche un po' veloce) e contemporanemente sopravviva - salvo il classico fondovalle con curve che si capisce che son curve solo con le foto satellitari...