Visualizza un messaggio singolo
Vecchio 10-11-2009, 22:04   #55
smile50
Mukkista doc
 
L'avatar di smile50
 
Registrato dal: 03 Mar 2007
ubicazione: Grosseto
Messaggi: 1.982
predefinito

Se hai già esperienza di scooter è qualcosa.
Se ti sembra di essere stato azzardato, c'è chi ti fa (o, meglio, ti ha fatto) compagnia.

Non ho mai avuto moto o scooter. Solo molta bici (moooolti anni prima).
Comprato il Silver Wing 400, dopo tre mesi ho deciso che volevo qualcosa di più.
Amore a prima vista: RT 1150.
Trovata (2 anni e 3.000 km ). Comprata e lo stesso giorno, portata da Torino a Roma (sì, ho un angelo custode molto efficiente).
Un sogno e un po' di brividi. Ma sono quelli che danno gusto alla vita.

Sono passati giusto 3 anni e 43.000 km. Due volte appoggiata a terra, da fermo. Nient'altro da segnalare, se non un piacere sempre più grande giorno per giorno, aggiungendo ogni giorno qualcosa, senza strafare.
La si conosce e si impara giorno per giorno, con una sana dose di paura e un pizzico di ragionevole incoscienza. E via, con molta umiltà, qualche brivido, tanta passione

Prima di tutto: PROTEZIONI. Non fanno miracoli, ma fanno la differenza (specie nelle circostanze di cui al punto 2). Casco integrale; stivali, pantaloni, giacca e guanti da moto; paraschiena.

Secondo: non darle e non prendersi confidenze. La maggior parte delle cadute possono avvenire da fermo o quasi. Basta una "pinzata" secca a ruota un po' girata, un piede che scivola sulle foglie, carta, gasolio, ecc. e va giù (300 kg. non si tengono su, si accompagnano a terra; meglio lei che tu).

Terzo: I freni. La leva del freno è molto sensibile. Impara a dosarlo, perchè è molto potente. Inoltre, sullo scooter disponi di due leve del freno al manubrio; sulla moto ne hai una sola e fa differenza, sì, fa differenza, specie nelle partenze in salita, quando con la stessa mano devi tenere (e rilasciare progressivamente) il freno e ruotare l'acceleratore (si potrebbe usare anche il freno a pedale, ma, a mio avviso, all'inizio è ancora più complicato).

Quarto: La frizione. La frizione idraulica (almeno la mia, ma mi dicono che è normale) non ha molta corsa per il "gioco di frizione" e all'inizio (fino a che non ci fai la "mano") è facile che ti si spenga il motore o che tu parta di scatto, sobbalzando.

Quinto: La moto sul cavalletto. Quando ti fermi, tieni il freno tirato, metti a folle, apri il laterale, guarda bene dove appoggi il cavalletto e accompagnala in appoggio; quando il peso è quasi tutto sul cavalletto, tira leggermente indietro per assicurarti che sia bene aperto, dopo lasciala appoggiare completamente. Per metterla sul cavalletto centrale: prendi la manopola di sinistra con la mano sinistra, prendi con la destra la leva che sta subito sotto la sella, appoggia la punta del piede destro sul cavalletto centrale e spingilo a toccare terra con la "zampa" vicino a te. Tenendo il piede a far toccare il cavalletto a terra, appoggia il ginocchio destro contro la moto e, facendo forza con la leva laterale, solleva lentamente la moto verso la posizione verticale, sempre premendo verso il basso il cavalletto, fino a che senti che anche l'altra "zampa" tocca a terra. Tira un respiro, sali con tutto il peso sul cavalletto e tira verso il posteriore della moto con la leva centrale. Non occorre fare forza sul manubrio. Attenzione solo a che il suolo dove appoggia il centrale non sia cedevole, soprattutto sul lato della "zampa" opposto al tuo.
Per far scendere la moto dal cavalletto centrale è più semplice: sali sulla moto, accendi il motore (così il servofreno carica), tieni le dita sulla leva del freno, una spinta di reni in avanti e la moto "scende"; appena sta scendendo usa il freno (in piano non serve, ma all'inizio dà sicurezza). Occhio che il laterale sia chiuso, perchè, se no, quando inserisci la prima il motore si spegne.
Altri metodi vengono con l'esperienza.

Sesto: Manovre a bassa velocità. La moto è molto maneggevole, ma a bassissima velocità il peso si sente tutto e non aiuta. Attenzione quindi alle manovre strette, tipo inversione a U, se non hai abbastanza spazio libero per "allargarla" un po' al bisogno. Meglio, piuttosto, fermarsi e fare qualche manovra da fermo (tanto con le gambe lunghe tocchi bene a terra con entrambe i piedi e non hai problemi) per orientarsi in posizione migliore.

Settimo: La sosta. Quando ti fermi, anche temporaneamente, appoggia entrambe i piedi a terra. Quando è ora, è un attimo inserire la "prima" e partire.

Ottavo: L'olio. Il motore (ma è una sua caratteristica) tende a consumare parecchio olio; ogni due pieni controllane il livello guardando la finestrella, che si intravede attraverso l'apposito foro della carenatura sul lato sinistro in basso (una torcetta può aiutare); "a caldo", mai sotto la metà della finestrella, senza comunque "affogarla" superando il livello superiore della stessa (sul forum ci sono svariate discussioni sull'argomento).

Nono: Parcheggio. Non parcheggiare con pendenza in avanti, se non hai lo spazio per partire verso l'avanti. Potresti trovarti in difficoltà a tirarla indietro e dover ricorrere all'imbarazzante aiuto di qualcuno. Inoltre, la moto non ha il freno di stazionamento come gli scooter, quindi (a parte evitarlo, che è meglio) se parcheggi in pendenza, soprattutto verso l'avanti, anche lieve, devi inserire la "prima" e lasciare la moto sul "laterale" (la "prima" ti ostacola nel tirare indietro la moto sul centrale).

Buon divertimento.
__________________
R 1150 RT - R 1150 GS
un giorno senza sorriso è un giorno perso (Chaplin)
smile50 non è in linea   Rispondi quotando