Ci sono troppe aziende che hanno colto al balzo la scusa della crisi, di cui nessuno nega l'esistenza, per operare profonde ristrutturazioni e riallocazioni geografiche della loro presenza produttiva. Riallocazione dettata ovviamente dal minor costo del lavoro. E' comunque un gesto poco elegante da parte di Yamaha azzerare la produzione in Italia considerando che questo Paese nel bene e nel male ingrossa come nessun'altro i suoi fatturati, ha il pilota di punta italiano, la squadra Superbike è italiana, Cairoli è italiano e tutti i migliori componentisti sono italiani. Questo è anche un segnale che la qualità del prodotto non rientra tra le priorità di quest'azienda. Cmq il Valentino nazionale potrebbe anche spendere qualche parola in difesa per i 70 neodisoccupati, non è ancora reato esprimere solidarietà a chi perde il posto di lavoro.
__________________
Salvo, quello con la BMW R1200R bianca
|