colosseo: Arrivavo di notte un po' perché costretto (lavorando nei giorni feriali fino alle 18), un po' perché mi piaceva trovarmi in situazioni inaspettate e dovermi inventare qualcosa. In quei momenti il cervello inizia a lavorare in un altro modo, si cambia stato di coscienza, si cercano soluzioni e si cresce in adattabilità.
Trovarsi di notte senza un posto per dormire è una delle tante cose che io ho saputo tollerare abbastanza bene, ma che per molti sono incomprensibili, e non mi stupisce.
Poi lungo la strada mi fermo continuamente a fare foto, parlare con i locali, guardare i paesaggi, respirare gli odori, mangiare qualcosa... è quasi inevitabile
In fondo l'entusiasmo generale, complice il fatto che mi alleno e ho mangiato bene, ha fatto sì che io non mi sia mai ammalato, neanche un dolorino, giusto un po' di sonno e stanchezza

quindi ben venga l'avventura!