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Vecchio 14-09-2009, 19:35   #11
milkplus
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mercoledi' 22/07/09: Safranbolu, Karabuk, Kastamonu, Sinop – 350 km

Ore 7: decidiamo di alzarci, visto che non abbiamo chiuso occhio con i nostri pensieri a cercare soluzioni e idee per il nostro problemino... Oggi avremmo dovuto fare questo giro: Safranbolu, Amasra, sul Mar Nero, quindi tutta la costa fino a Sinop. Un giro a detta della guida stupendo, con una delle piu' belle strade costiere del Mar Nero. Purtroppo adesso dobbiamo pensare a risolvere la situazione! Cosi' facciamo colazione, carichiamo la moto, salutiamo i ragazzi dell'albergo e ci mettiamo in marcia verso Karabuk. Appena arrivati all'ingresso della fabbrica ci vengono incontro degli impiegati e alcune guardie, che gentilmente si offrono di accompagnarci alla dogana interna, dove forse ci possono aiutare. Appena entrati nell'ufficio abbiamo una piacevole accoglienza: praticamente tutti gli impiegati vengono a salutarci, ci fanno accomodare, ci offrono il te' e cercano di capire cosa c'e' che non va. Nessuno parla piu' di tanto l'inglese o il francese, che Silvia conosce, ma alla fine con i documenti alla mano capiscono. Ci dicono che non dobbiamo preoccuparci, in quanto conta il tagliando assicurativo con la carta verde e basta. Passiamo circa due ore parlando a gesti, tutti cercano di tranquillizzarci e in parte ci riescono, anche se io non sono del tutto convinto: e se in Kurdistan ad un posto di blocco militare vedono il timbro errato sul passaporto?! Alla fine una persona ci invita ad entrare nell'ufficio di un dirigente che vuole cercare di capire per bene la faccenda: dopo un'altra ora ed un altro cay, il problema e' risolto! Il dirigente, gentilissimo, fa un po' di fotocopie dei nostri documenti, riempie un po' di scartoffie e ci aggiorna il timbro sul passaporto con una sua certificazione... E vai!!!
E adesso? E' ora di pranzo e ormai fare il giro previsto e' improponibile, visto che e' troppo tardi per arrivare sul Mar Nero e fare la strada costiera, piuttosto accidentata e lunghissima da percorrere... Decidiamo cosi' di tagliare dall'interno e passare da Kastamonu per poi arrivare a Sinop.
Mentre ci prepariamo a ripartire due impiegati che erano stati con noi durante tutto il tempo negli uffici, ci offrono il pranzo alla mensa della fabbrica! E noi accettiamo volentieri!
Dopo questo piacevole pranzo in compagnia di operai e impiegati, tutti incuriositi dalla nostra presenza, salutiamo e ringraziamo piu' volte per la cortesia e la gentilezza dimostrateci. Andiamo verso la nostra moto, che viene immortalata in piu' fotografie, comprese quelle di un gruppo di giapponesi che si trovano in questa grande fabbrica siderurgica di Karabuk presumibilmente per scambi commerciali.
Usciti dalla citta' prendiamo la strada che va verso Kastamonu, da una parte un po' dispiaciuti per non fare la strada sul Mar Nero, ma dall'altra contenti per questa piacevole esperienza inattesa, con il nostro problema risolto grazie a delle persone gentilissime che ci hanno anche offerto te' e pranzo!
La strada che si staglia davanti a noi e' tutta fra i monti, con panorami brulli e selvaggi da mozzare il fiato, comprese le piccole case lungo la strada: sono poco piu' che baracche. Man a mano che si va avanti e maciniamo chilometri, la strada si fa sempre piu' brutta: lunghi tratti sterrati con lavori in corso di allargamento della carreggiata, o con ghiaia appena stesa o con asfalto asportato via per essere sostituito e sassi sparsi... Insomma tratti dove spesso non si riesce ad andare a piu' di 20 o 30 chilometri all'ora!
Lungo il tragitto ci fermiamo ad un'area di servizio un po' sperduta per mettere benzina e qui il titolare ci invita a prendere una cay con lui ed un amico, ottimo ci voleva!
Alle 7 di sera finalmente arriviamo nei dintorni di Sinop e in lontananza il Mar Nero, che si chiama Kara Deniz, compare lentamente all'orizzonte. Le strade sono piu' trafficate, ma in condizioni decisamente migliori della strada interna appena percorsa. Arrivati in periferia, prendiamo la guida e iniziamo a cercare un albergo con parcheggio. Sinop e' la tipica citta' di mare: movimentata, un po' sporca e confusionaria e con uno dei porti piu' importanti della Turchia sul Mar Nero. Le persone sono molto aperte e non fortemente religiose come nelle regioni piu' interne, le donne sono tendenzialmente vestite alla maniera occidentale o con al massimo un foulard in testa. Alla fine andiamo all'Otel Gonul, in pieno centro: non e' niente di particolare e il parcheggio e' sulla strada davanti alla hall. Inizialmente non mi ispira, poi l'arrivo di un motociclista turco con la moto nuova nuova che parcheggia tranquillamente accanto alla mia, mi fa rilassare: e' insieme alla moglie, vivono ad Istanbul e parla un ottimo inglese. Ah, lui si chiama Tuncay e lei Buko (e' il diminutivo di un nome che non riusciamo a capire, pazienza ). Mi dice che la zona e' sicura e che si e' raccomandato per le motociclette con il portiere della hall, aperta tutta la notte. Scambiamo qualche parola, e' un Hondista convinto e quasi detesta le BMW... Beh poco male, ognuno ha i suoi gusti! Dopo una buona mezz'ora decido di invitarli a cenare con noi, cosi' ci diamo appuntamento per le 8,30 alla hall.
Tutti e quattro assieme ci dirigiamo verso il porto e il lungomare cercando un buon posto dove mangiare. All'inizio volevamo cenare con del pesce, poi visti i prezzi cambiamo idea e andiamo in un piccolo ristorante dove servono i manti. Durante la cena con i nostri nuovi amici turchi non proprio giovanissimi, sono sulla cinquantina e potrebbero quasi essere i nostri genitori, parliamo del nostro giro in moto fino a Erzurum, Kars e Van con ritorno dal Kurdistan e dalla Cappadocia. Ovviamente non parliamo di Kurdistan, ma soltanto di regione curda per non infastidirli, visto che i Turchi non riconoscono neanche tale parola. Infatti secondo loro la regione di Van e' da evitare, parole testuali: e' brutta... Vabbeh, a parte questa divergenza di vedute politiche ed etniche, trascorriamo una bella serata insieme e addirittura facciamo un giro in barca sul Mar Nero, Tuncay ci tiene tanto... Peccato che e' notte e non si vede molto! Tutti e quattro insieme piu' il marinaio, facciamo foto, ridiamo e scherziamo e parliamo ancora dei nostri rispettivi giri: loro vanno verso Trabzon, sempre sul Mar Nero e rientrano dall'interno, da Erzurum, Erzincan e poi Tokat.
Verso le undici rientriamo in albergo e, con un cay dopo l'altro, analizziamo i percorsi. Insieme guardiamo anche il meteo in TV e purtroppo le previsioni non sono buone: una forte perturbazione sta colpendo la regione fra Trabzon, Erzurum e Artvin vicino alla Georgia, proprio il giro che vogliono fare loro. Poco male, ci diamo appuntamento per la colazione la mattina seguente e decidiamo di arrivare insieme fino a Samsun sulla costa, dove loro avrebbero deciso se proseguire o rientrare con noi verso Amasya nell'interno.
Oggi ho imparato un po' di parole turche, specialmente per chiedere un po' di informazioni riguardo le condizioni delle strade. Un esempio? Eccolo: asfalt guzel? Tradotto: asfalto buono? Eheheh... Iyi geceler a tutti!

Karabuk:



Verso Kastamonu:





Verso Sinop:


Sinop:


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Nicola - R 1100 GS - www.atzori.net
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