Giungo velocemente sul delta del Danubio nei pressi di Tulcea e punto a nord-est verso Smardan dove una comoda chiatta (17 leu) mi traghetta dall’altra parte del Danubio a Braila. Nei periodi di bassa stagione – i tempi di attesa sono più lunghi. La chiatta parte solo quando è piena.
Incontro una coppia di spagnoli su BMW 1200 R che mi dicono aver percorso le nostre Alpi, aver raggiunto prima Budapest (che non gli è piaciuta…?.?.?) e poi Bucarest. Parlando del mio viaggio, scopro con stupore che gli amici iberici disconoscono l’esistenza di uno Stato che si chiama Moldavia, convinti che il nome si riferisse esclusivamente alla omonima regione della Romania. Ho come la sensazione non avessero pianificato il viaggio con i dovuti accorgimenti.
Mi rimetto in moto e raggiungo Galati e di li la frontiera con la Moldavia. I controlli per uscire dalla Romania sono stranamente lunghi (se confrontati all’ingresso) – il giovanissimo poliziotto si prodiga nel controllo del passaporto, della carta di circolazione, della carta verde (… ma se sono in uscita dal Paese!!!). Poi, inspiegabilmente, inizia a registrarmi sul terminale del computer ma viene redarguito dal suo Capo che gli fa notare che io sono italiano, membro della UE. Tante scuse e mi lascia andare – non prima di rivolgermi le solite domande sullo Zumo (!).
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Prima R 1150 RT, 130k
Ora R 100 GS ….
Lentamente muore chi non viaggia...
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