In Italia le comparative non esistono e non esisteranno finchè ci saranno i giornali "marchettari". Che poi, alla fine, la causa è una questione di mentalità: i consumatori non contano un c@zzo (con il prezzo della rivista forse ci pagano carta e distribuzione), le riviste campano con la pubblicità ed i contributi statali. Per avere una stampa libera ed indipendente (e non parlo solo di riviste di settore, ma soprattutto i quotidiani), dovrebbero costare 2 o 3 volte il prezzo attuale, ma in quel caso non potrebbero reggere la concorrenza con la stampa "assistita". E quindi, le moto alla fine sono quasi tutte ugualmente valide, con una leggera prevalenza di quelle che più investono in pubblicità