Si vede che la Polizia di Stato ha idee proprie sul codice; qui in Italia ognuno si fa la legge come gli pare, e non mi stupisce che avvenga anche in questo caso.
La definizione di "superamento" nel Codice non esiste. In compenso, il sorpasso è definito dal Codice stesso come "la manovra mediante la quale un veicolo
supera un altro veicolo, un animale o un pedone in movimento o fermi sulla corsia o sulla parte della carreggiata destinata normalmente alla circolazione" (art. 148 comma 1 C.d.S.), senza alcun riferimento al fatto che sorpassante e sorpassato siano o meno sulla stessa corsia.
Evidentemente, la Polizia Stradale si è resa conto che la corsia di destra rimane vuota, e ha escogitato una soluzione per agevolarne l'occupazione, ritenendo consentito il fantomatico "superamento" a destra senza cambio di corsia, che in effetti è consentito dal Codice (esattamente con tali modalità, cioè purché non si cambi corsia per sorpassare)
soltanto per file parallele, art. 144 C.d.S.).
L'intento è lodevole, ma l'esecuzione è maldestra, per due ragioni:
- finché il Parlamento non modificherà il Codice, cioè finché sarà punito "Chiunque sorpassa a destra, eccetto i casi in cui ciò sia consentito [quali?]" (art. 148 comma 15 C.d.S.), il sorpasso a destra sarà una manovra a rischio punti, e potremo essere multati da qualsiasi agente al quale girino le scatole;
- non sarebbe stato molto più semplice e logico fare una campagna a tappeto per costringere la gente (anche quella col cappello) a marciare sulla corsia di destra? Niente necessità di sorpassi a destra, niente interpretazioni dubbie, niente circolazione caotica, niente rischio di incidenti.