andrew... capisco il tuo punto di vista, che per inciso è lo stesso punto di vista che ho avuto io nei confronti della mia Multistrada. Penso tu possa immaginare che non sia simpatico iniziare una bella mattina a sentire un rumoraccio proveniente dal carter sinistro ogni volta che avvii il motore, probabile indice della ruota libera che ti sta per abbandonare, come penso tu possa immaginare che la preoccupazione è un tantino amplificata se quella bella mattina ti trovi a Bonn invece che al bar sotto casa. La moto poi per fortuna quella volta mi ha portato fino a casa senza creare peggiori grattacapi, ma dopo una settimana ho staccato l'assicurazione per riattaccarla solo in occasione del cambio moto. Quello era infatti solo l'ultimo di una lunga fila di problemi, spesso costosi, che quella moto mi ha dato.
Ma Ducati non mi ha perso come cliente per quello; di Ducati ne ho avute altre sei e una ce l'ho ancora (
http://superpantah.blogspot.com/2009...gliatelle.html) e ne sono perdutamente innamorato. Il mio problema è che io ho comprato la mia prima Ducati nel '93, quando ancora la Ducati faceva moto "dure e pure" per affezionati del marchio disposti a qualche compromesso pur di guidare moto fatte indiscutibilmente meglio delle giapponesi. Oggi non è più così: la qualità anche per Ducati non è certo più una priorità, e le moto del nuovo corso per i vecchi clienti come me non hanno alcun legame con quelle di una volta.
Tu hai una 1198R, vedo, e immagino ti soddisfi al 100%. Non nego che sicuramente funziona benissimo, ma ci sono cose della serie 1098 che non hanno mai convinto gli appassionati di vecchia data come me, o almeno una parte di noi. Mi spiego: le Ducati come le intendo io sono moto sportive nell'essenza, prive di qualsiasi ammennicolo che non sia direttamente necessario e utile al raggiungimento della soddisfazione di guida e della prestazione. Una F1 non aveva niente che non fosse indispensabile, come la mia Superlight o anche una 888... ma dopo? A cosa serve in una moto che vuol essere sportiva un modaiolo e sproporzionato forcellone monobraccio, per esempio? Chiunque può intuire che per raggiungere la rigidità di un bibraccio deve essere sovradimensionato e quindi più pesante. In sostanza, non è la soluzione più giusta per il raggiungimento del "bello" inteso dal punto di vista meccanico, ma probabilmente un genio dell'ufficio marketing ha pensato che il monobraccio richiamasse in qualche modo alla 916 e allora ha intimato agli ingegneri che progettavano la moto di buttare nel secchio del sudicio lo spettacolare scatolato della 999 per mettere su quella "scultura". Stesso discorso lo potremmo fare per lo scarico sottosella lungo due chilometri, o per il cruscotto della motogippì, e poi ci sono cose come la piastra superiore di sterzo che sulla 999 era ricavata dal pieno e sulla 1098 è stampata. Addirittura mi puoi sicuramente confermare che sulla R la piastra viene "pelata" di fresa per darle le sembianze di una ricavata dal pieno.
Sono queste le cose che mi infastidiscono della politica Ducati, oggi. Il 696 ha una ciclistica con la sospensione in cantilever laterale e il tealio mezzo ricavato per fusione d'alluminio che viene proposta come ispirata alla motogippì, mentre è evidente che è ispirata solo allo spender meno possibile. Tanto che ci sono le pinze radiali servite però da una pompa freno molto simile (la stessa?) a quella delle SS dei primi anni '90, che già allora erano scarse.
Tornando alla politica dei modelli, oggi io non riesco a vedere in Ducati una moto che comprerei. La 1198 non mi piace per i motivi che ti ho detto oltre che per una estetica che definire impersonale e copiata mi pare poco (parere personale, ci mancherebbe). Per la 848 valgono le stesse considerazioni, e in più se non sbaglio è la prima 4 valvole con la frizione in umido che io toglierei anche dal Pantah. La nuova serie Monster la trovo raccapricciante: copiata a destra e a manca e tirata eccessivamente al risparmio nella realizzazione. Tanto che per fare per forza un monobraccio che costasse poco l'hanno fatto in cantilever, che vuol dire il massimo della perversione meccanica. La Streetfighter la vedo copiata quanto il Monster, e con in più uno strapotente motore di cui fatico a capire il motivo su una nuda (ma vale anche per la BMW K/R! Anche se almeno in questo caso tenerlo in ordine non costa una fortuna...). La Hypermotard la vedo utile solo per andare al bar: mi raccomando piano che al primo curvone sbacchetta e al primo tornante sembra cadere dentro. La Multistrada sarebbe stata una buona idea, peccato sia uscita male: i problemi elettrici ed elettronici purtroppo non sono solo sulle moto del 2004 come era la mia. E allora ecco la probabile Stradaperta che dovrebbe far concorrenza al GS: peccato che fare un tagliando di un 4 valvole Ducati costi uno stipendio e io col Multi abbia fatto in un anno i chilometri necessari per quasi due ispezioni programmate. Non dico niente delle SportClassic perché mi pare come sparare sulla croce rossa: dico solo che fare quelle tre cagate ha ucciso la Supersport che è stata per trent'anni la colonna portante della produzione Ducati. Per averne avute cinque potrò essere un pochino incazzato?
Mi scuso per l'off-topic... ma quando si parla di Ducati mi infervoro ancora!