Quote:
|
Originariamente inviata da condor
Quote:
|
Originariamente inviata da Barbasma
x condor
ECCHECCACCHIO...
serio...
su strada turismo l'unica regolazione che devi toccare (una volta trovato un set buono) è il precarico se hai il passeggero..
|
per esempio sul mio Öhlins, il precarico della molla non influisce sulla durezza ma sull'altezza, cosa che cambia l'avantreno.
Secondo te la alzi per compensare che si abbasa poi in due?
Ma la durezza del freno in compressione non andrebbe regolata diversamente, se si è in due?
cioé non dovrebbe essere quella la regolazione da variare?
e di conseguenza anche il freno in estensione?
mi sorge il dubbio perché sulla targhetta dove tu scrivi i settaggi ci sono solo i campi per freno in compressione e in estensione.
Il precarico, quello col martinetto idraulico per capirci, regola l'altezza della sospensione e basta. Almeno così dice il manuale.
?
|
non vorrei dire una cazzata ma una sospensione lavora sulle masse non sospese, cioè sulla ruota e sui suoi movimenti
il precarico della molla serve a far lavorare al meglio la sospensione cioè a permetterle di lavorare nella sua estensione ottimale (non massima, ottimale)
freno idraulico (in estensione e compressione) sono regolati in funzione del percorso e del peso del complesso ruota cerchione, siccome il peso della ruota non varia si regolano solo in funzione del percorso
questo tipo di regolazione ha molto senso in pista, su strada un po' meno in quanto facendo un passo di montagna non si può parlare di omogeneità di un tracciato, se il 90% della strada è scorrevole puoi trovare un rattoppo di 100 metri tutto dossi dove l'ammo deve lavorare e reagire con logiche completamente diverse, che fai regoli di nuovo il freno in estensione ogni volta che vedi un rattoppo?
si parla di sicurezza e di piacere di guida ma queste cose per me non hanno molto senso alla luce delle mie considerazioni, poi la maggior fortuna che abbiamo è la libertà di pensiero
ciao
P.S. dimenticavo viva il marketing